Qual è l’identikit del mutuatario italiano? Lo scopriamo grazie a un’interessante studio sul mercato immobiliare che si concentra sul profilo socio-demografico di coloro che sottoscrivono i finanziamenti.
La rilevazione dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, riferita all’anno 2020, prende in esame parametri quali area di provenienza, localizzazione in cui è avvenuta la stipula, età anagrafica e professione di tutti coloro che hanno sottoscritto un finanziamento ipotecario attraverso le agenzie a marchio Kìron ed Epicas.
Nel nostro Paese vengono finanziati principalmente cittadini italiani. Infatti il 77,5% dei mutui è stato erogato a persone di origine italiana, ma stanno aumentando le percentuali degli stranieri: attualmente quasi il 13,2% è rappresentato da cittadini europei e 9,4% da immigrati extra-europei. Le nazionalità più rappresentate sono quelle rumena, albanese e moldava, mentre la maggior parte dei non europei proviene dall’Asia, seguiti a brevissima distanza dai latinoamericani e dagli africani.
Puntando l’attenzione sull’area in cui i soggetti hanno stipulato il mutuo, si evince che la maggiore concentrazione è nella macroarea settentrionale, con il 59,0%. Seguono a molta distanza Italia Meridionale e Italia Centrale, con valori rispettivamente del 16,7% e del 16,2%. Solo l’8,1% sottoscrive un mutuo nelle isole.
L’età e la professione dei mutuatari
L’età media di chi ha sottoscritto un mutuo nel 2020 è 40,4 anni. L’analisi per fasce d’età mostra come sia la popolazione più giovane a fare un maggior ricorso al mutuo. C’è una leggera preponderanza dei 35-44enni rispetto agli under 35: la prima fascia incide per il 35,9%, quella più giovane pesa invece il 33,0%.
Dall’analisi della professione del mutuatario emerge che la sicurezza economica è tra gli elementi fondamentali richiesti dagli istituti di credito per erogare un finanziamento. Tale caratteristica identifica l’85,6% del campione (dipendenti a tempo indeterminato e pensionati), a fronte dell’8,7% di chi ha un contratto di lavoro flessibile (liberi professionisti/lavoratori autonomi e titolari d’azienda) e del 2,7% di lavoratori a tempo determinato.