Immobiliare: facciamo il punto sul mercato del credito

di Marco Zibetti
Il mercato immobiliare mostra segnali di ripresa: tassi in calo, credito ai giovani e nuove opportunità. Scopriamo anche le prospettive per il 2025

Dopo un avvio incerto, il 2024 sta mostrando segnali di ripresa per il mercato del credito, decisivo per il mercato immobiliare. L’inflazione è in calo e, secondo le ultime previsioni, si attesterà al 2,5% entro la fine dell’anno, per poi scendere al 2,2% nel 2025 e all’1,9% nel 2026. Anche il PIL è previsto in crescita dello 0,5% nel 2024, sostenuto dall’espansione dell’occupazione e da una dinamica salariale positiva. Tuttavia, il contesto geopolitico rimane complesso, con tensioni internazionali che continuano a influenzare la stabilità economica globale e nazionale.

Credito e giovani: un binomio in crescita

Renato Landoni, Presidente di Kìron Partner SpA, società di mediazione creditizia del Gruppo Tecnocasa, analizza l’andamento del settore: “Dopo un inizio 2024 all’insegna della contrazione, il mercato ha mostrato segnali di ripresa nel secondo e terzo trimestre dell’anno”. Gli istituti di credito mantengono un atteggiamento prudente, ma non mancano opportunità, in particolare per i giovani che intendono acquistare la loro prima casa. Millennial e Generazione Z stanno trainando la domanda di mutui, sostenuti da condizioni lavorative in miglioramento e da politiche di sostegno che ne rafforzano la capacità di acquisto.
Sul fronte dell’erogazione dei mutui, Landoni sottolinea che “ci aspettiamo, per la chiusura del 2024, un sostanziale mantenimento dei volumi erogati nel 2023, con un riallineamento nel secondo semestre per arrivare in area 45 miliardi di euro”. Questo indica una stabilizzazione del mercato, con possibili assestamenti nei prossimi mesi.

Le decisioni della BCE e l’impatto sul mercato immobiliare

Le prospettive future dipenderanno in larga parte dalle scelte della Banca Centrale Europea. “Gli scenari futuri dipenderanno in larga misura dalle scelte della BCE. Una politica meno restrittiva potrebbe favorire la prosecuzione dell’attuale tendenza di espansione del credito”, spiega Landoni. Se la BCE proseguirà con la riduzione dei tassi di interesse e le misure nazionali, come le garanzie CONSAP recentemente riviste dalla legge finanziaria, il mercato immobiliare potrebbe beneficiare di un accesso al credito più agevole, anche se con un impatto minore rispetto al passato, a causa della riduzione della platea beneficiaria.
Trovare il giusto equilibrio tra il controllo dell’inflazione e il sostegno alla crescita economica e sociale sarà una delle principali sfide dei prossimi anni. Landoni conclude: “Ci aspettiamo volumi di mutuo in moderata crescita nel 2025 rispetto al dato che andremo a registrare a fine 2024”, segnale di un mercato che, nonostante le incertezze, sta progressivamente ritrovando stabilità.


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