Le case all’asta rappresentano un segmento del mercato immobiliare da seguire con attenzione. Lo analizziamo prendendo in esame i dati del secondo semestre del 2020, che sono davvero degni di nota.
Infatti, secondo il Rapporto del Centro Sogeea, le aste immobiliari hanno fatto registrare un aumento del +63%, che tocca il +284% nelle Isole. Inoltre, sul lato dei prezzi, due case su tre costano meno di 100mila euro; tra quelle pignorate sono sotto i 200mila euro l'89% del totale.
"Circa un terzo delle abitazioni all'asta si concentra nel Nord Italia, la macro area in cui l'impennata è stata del +30%", si legge nel rapporto.
"Aumento lieve, del +7%, anche per le strutture ricettive. Quasi il 60% degli alberghi all'asta si concentra nel Centro Italia. Questa crisi colpisce, ancora una volta, le fasce più deboli”, ha sottolineato Sogeea.
"Le procedure rilevate a fine 2020 sono state complessivamente 15.146, a fronte delle 9.262 della precedente rilevazione", pari al +63,5% in sei mesi. Nello specifico "circa un terzo delle abitazioni in vendita (5.798 unità) si concentra nel Nord del Paese, macroarea in cui l'impennata delle procedure forzate è stata pari al +27,7%.
Il caso del Sud Italia
Ancora più severo il dato del Mezzogiorno, che vede la brusca risalita trascinata dalle Isole, dove l'aumento si attesta al +284% (2.105 contro le 584 del semestre precedente) e del +113% nella parte peninsulare (3.027 a fronte delle 1.423 di luglio 2020).
Grave la situazione anche al Centro, dove si è verificato un aumento del +64%, le procedure rilevate a fine 2020 sono state 4.216, mentre quelle di sei mesi fa erano 2.566.