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Immobiliare: il mercato dal punto di vista degli acquirenti

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Immobiliare: il mercato dal punto di vista degli acquirenti
Ecco i risultati di un sondaggio che ha coinvolto oltre 4.000 persone che hanno condiviso le loro aspettative per la loro futura abitazione e le loro esigenze

Chi cerca casa è fiducioso di trovarla? E ha intenzione di acquistarla subito o di aspettare condizioni più favorevoli? Vi proponiamo i risultati di un sondaggio che guarda al mercato immobiliare dal punto di vista degli acquirenti.
Si tratta dell’indagine annuale “La casa che immagino” di Casa.it, che è arrivata alla sua quinta edizione e che misura quali sono i fenomeni e le tendenze in atto nella ricerca della casa. Quest’anno ha coinvolto oltre 4.000 persone, che hanno condiviso le loro aspettative per la loro futura abitazione e le loro esigenze, i fattori che le spingono a cercare una nuova casa e le barriere che incontrano, le motivazioni che le portano a scegliere l’acquisto o l’affitto e la loro percezione del mercato immobiliare.

Immobiliare: i risultati del sondaggio

8 persone su 10 (79%) sono fiduciose di trovare la casa giusta per sé e l’ottimismo è trasversale a tutte le generazioni, ma soprattutto riguarda la Generazione Zeta (81%) e la Generazione X (80%), davanti alla Silent Generation (79%), ai Millennials (78%) e ai Baby Boomers (77%).
La spinta principale per cambiare casa è il desiderio di avere uno spazio esterno. Il 35% dei consumatori, infatti, vuole cambiarla perché desidera uno spazio esterno, che sia un giardino privato, un balcone, un terrazzo abitabile o un orto. Il 29% perché vuole una casa più grande di quella attuale, il 21% perché vuole cambiare zona o Comune, il 20% perché non vuole più pagare l’affitto, il 17% perché desidera abitare vicino ai luoghi di proprio interesse.
Per più di 1 persona su 2 (62%) la ricerca della casa è influenzata dai prezzi troppo alti e dalla scarsità di immobili disponibili in linea con le esigenze. Sulla ricerca della casa impattano anche la mancata soddisfazione delle aspettative (31%), i costi di ristrutturazione troppo elevati (22%), i tassi di interesse dei mutui troppo alti (19%) e il costo della vita (17%). La direttiva Case Green e la situazione geopolitica hanno un impatto molto limitato, solo per il 5% e il 2% delle persone.
Il trasloco, invece, non rappresenta una barriera, perché solo il 28% ha dichiarato di esserne spaventato.
A causa dei prezzi elevati 2 persone su 3 (69%) hanno modificato le proprie aspettative sulla casa che cercano ed è soprattutto la Generazione Zeta ad averle cambiate (3 persone su 4), mentre 1 persona su 2 (59%) sta aspettando che i prezzi scendano per cambiare casa e ciò è vero ancora di più per la Generazione Zeta (70%) e i Millennials (64%).
In generale, però, rispetto al 2023 sono diminuite le persone che pensano che i prezzi delle case stiano salendo dove stanno cercando (41% vs. 48%). Invece, sono di più rispetto all’anno scorso le persone che pensano che i prezzi siano stabili (26% vs. 22%) e coloro che non hanno idea dell’andamento dei prezzi delle case (25% vs. 21%), mentre solo l’8% pensa che i prezzi siano in calo (vs. 9% del 2023).
I motivi principali per cui le persone comprerebbero una casa oggi sono simili a quelli del 2023 e attengono soprattutto alla prima casa, con il 66% delle preferenze, anche se questo dato è in calo rispetto allo scorso anno, dove era il 71%: oggi il 28% comprerebbe una casa per possedere una prima casa per la prima volta, il 26% per sostituire la prima casa per una più grande e il 12% per sostituire la prima casa con una più piccola. Una motivazione in crescita rispetto al 2023 è l’investimento per i figli o congiunti, che dal 4% è salito al 7%.
Tra coloro che stanno cercando una casa da acquistare, quelli che ricorrerebbero al mutuo sono diminuiti leggermente, passando dal 66% del 2023 al 65%. Al mutuo ricorrerebbero soprattutto le generazioni più giovani: l’89% della Generazione Zeta, l’88% dei Millennials e il 71% della Generazione X.
Per chi opta per l’affitto, invece, si tratta soprattutto di una scelta momentanea, in attesa di poter comprare casa (23%). Il 18% lo farebbe per poter cambiare appartamento e indirizzo secondo le necessità, il 16% per disinteresse rispetto alla proprietà della casa. I motivi di lavoro, invece, scendono dal 16% del 2023 al 9%.