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Immobiliare: mettiamo a confronto il nuovo e l’usato

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Immobiliare: mettiamo a confronto il nuovo e l’usato
Le case nuove costano di più, ma quelle usate necessitano spesso di una ristrutturazione. Approfondiamo la questione in quest’analisi del mercato immobiliare

In questo momento conviene di più acquistare un’abitazione nuova o usata? Prendiamo in esame queste due branche del mercato immobiliare, mettendole a confronto in base ai dati raccolti nella seconda parte del 2023.
“Un aspetto abbastanza importante che è emerso riguarda la crescita di interesse per le nuove costruzioni, che - afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa -, iniziato subito dopo la pandemia, ha tratto vigore dal decreto ‘Casa Green’, che sta spingendo sempre più l’accento sulle performance energetiche degli immobili e, di conseguenza, anche sulle nuove costruzioni”.
Allo stesso tempo i potenziali acquirenti devono fare i conti con i prezzi delle case nuove e con quelli degli interventi di ristrutturazione su cui pesano i costi ancora elevati del materiale di costruzione.
Per questo motivo i potenziali acquirenti hanno preferito le soluzioni abitative in buono e ottimo stato sui cui non realizzare interventi di riqualificazione. I dati dell’Agenzia del Territorio relativi al 2023 avevano evidenziato un calo importante degli acquisti di nuove costruzioni dovuto anche a un rallentamento degli sviluppi edilizi. Si è passati infatti da 71.943 compravendite del 2022 a 57868 del 2023, con un calo del 19,6%. I costruttori temono, infatti, di scaricare i maggiori costi di costruzione sul prezzo finale e, di conseguenza, di compromettere la marginalità dell’operazione. Per questo motivo è più facile che le nuove costruzioni siano ultimate nelle grandi città dove i prezzi più elevati possono essere facilmente accettati dai potenziali acquirenti.

Immobiliare: la situazione nelle grandi città

Nelle grandi città i valori del nuovo, nel secondo semestre del 2023, registrano un incremento dello 0,6%, allineato a quello della prima parte dell’anno. Nei capoluoghi di provincia c’è un aumento medio dello 0,7%. Spicca il +1,2% dell’hinterland delle grandi città, realtà in cui le nuove costruzioni hanno prezzi più accessibili e che rispetto alle grandi città consentono di risparmiare oltre il 20%.