Prevedere l’andamento dell’economia, dei singoli settori e dei mercati finanziari è il sogno di ogni investitore. L’unico modo per provare ad avanzare ipotesi è raccogliere numeri e informazioni. Partiamo quindi dai dati attuali del mercato immobiliare per capire quali sono le prospettive per il Real Estate.
Lo facciamo grazie all’edizione annuale di Real Estate DATA HUB focalizzata su “Analisi andamento mercato immobiliare 2021 e outlook 2022”. il Report è stato realizzato da Centro Studi RE/MAX Italia, Avalon Real Estate e Ufficio Studi 24MAX.
Overview sul mercato immobiliare italiano
Il 2021 è stato caratterizzato da una forte ripresa a livello globale, che ha superato le attese più ottimistiche. Questo andamento positivo è stato sostenuto dall’intervento delle Banche Centrali, dalla crescita reale del PIL e dall’aumento dei consumi e degli investimenti, nonostante gli elementi di imprevedibilità, quali la persistente crisi sanitaria e il recente conflitto russo-ucraino. La generale ripresa economica ha interessato anche il mercato immobiliare, con un fatturato globale nel 2021 pari a 123 miliardi di euro e una crescita dell’8,7% sul 2020, valori che confermano il ritorno ai livelli pre-pandemia. Il numero delle transazioni nel 2021 ha registrato un andamento crescente rispetto al 2020 e al 2019 per tutti i comparti analizzati, grazie all’aumento della domanda interna combinata all’interesse degli investitori stranieri.
Residenziale: risultati 2021 e prospettive 2022
Il mercato residenziale risulta essere in piena ripresa: le transazioni realizzate nel 2021 sono state 190 mila in più rispetto a quelle del 2020 e 144 mila in più rispetto al 2019. Il mercato immobiliare è trainato dal nord Italia, dove si concentrano circa la metà delle transazioni. Ma è al sud e nelle isole che si registra l’incremento percentuale maggiore rispetto al 2020.
Per il 2022 si prevede un ulteriore trend positivo, con un numero di transazioni attorno alle 710-720 mila e con prezzi in aumento tra l’1 e il 3%. L’attenzione degli investitori sarà indirizzata principalmente sulle grandi città, ma anche sui piccoli centri ben collegati e dotati di infrastrutture e servizi. Una tendenza dovuta soprattutto al rialzo dei prezzi nei centri urbani che si sta verificando negli ultimi mesi.
Nonostante l’immobiliare si dimostri da sempre uno dei segmenti più resilienti in momenti di crisi e incertezza, queste previsioni sono soggette agli andamenti di vari fattori quali la crisi sanitaria, l’aumento dell’inflazione e il conflitto Russia-Ucraina.
Altro fenomeno rilevato nel 2021 è la transizione verde che sta interessando anche il real estate, con una sempre maggiore attenzione alla qualità dell’investimento e ai parametri di sostenibilità degli immobili. L’interesse per investimenti ESG compliant si sta manifestando in tutti i comparti e costituirà il principale driver di mercato dei prossimi anni.
Città vs Provincia
Dal secondo trimestre del 2020 la domanda sembra spostarsi dai centri urbani a quelli extra urbani, confermando una progressiva valorizzazione dei contesti periferici con prezzi al mq più contenuti. Ciò trova conferma nelle analisi di transato elaborate dal Centro Studi di RE/MAX Italia, secondo cui nel 2021 la domanda si è orientata maggiormente verso immobili con spazi verdi e metrature più ampie.
Preferenze, metrature, prezzi e tempistiche
Nel 2021 il trilocale si conferma la soluzione preferita dagli italiani, con metrature medie che vanno dai 90 mq nel nord e nel centro Italia ai 100 mq nel sud e nelle isole. Sul fronte dei prezzi, secondo i dati elaborati dal Centro Studi di RE/MAX Italia, si registra un aumentodell’1,5% in ambito residenziale, con una stabilizzazione nell’ultimo trimestre 2021. Positivi i dati sui tempi di vendita che si riducono ulteriormente rispetto al 2020.
Il mercato dei mutui
Il 2021 è stato contraddistinto dall’orientamento espansivo della politica monetaria, con condizioni di finanziamento molto favorevoli, che ha determinato un incremento della domanda e dell’effettiva erogazione di mutui con una preferenza per il tasso fisso. Secondo l’Ufficio Studi di 24MAX, se a inizio anno lo scenario già inquinato dalla pandemia non faceva prevedere un rialzo dei tassi, ora lo scoppio del conflitto in Ucraina costringe a rivalutare queste previsioni. L’Euribor è ancora in negativo, ma l’Eurirs che regola i tassi fissi è in aumento e per il futuro - secondo 24MAX - sarà determinante l’andamento dell’inflazione, che potrebbe richiedere un intervento da parte della Bce con un incremento dei tassi e un impatto diretto sulle rate dei nuovi mutui e in particolare su quelli a tasso variabile.