Immobiliare: quanti comprano per investimento? Tutti i dati

di Marco Zibetti
Vediamo perché l’investimento immobiliare ha rappresentato una scelta strategica nel 2024: dati, città top e nuove tendenze che cambiano le regole del gioco

Se stai pensando di investire nel settore immobiliare, sapere dove si muove il denaro può fare la differenza. Ecco cosa sta accadendo nel panorama degli acquisti a scopo di investimento: tra inversioni di tendenza, conferme e nuove dinamiche, i dati aggiornati offrono spunti preziosi per chi vuole entrare, o restare, in gioco.
Secondo l’ultima analisi dell’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, nel 2024 il 19% delle compravendite è stato effettuato per investimento. Un dato in leggero calo rispetto al 2023, che segna un’inversione rispetto alla crescita registrata tra il 2022 e il 2023.
Storicamente, la quota di investitori si è sempre mossa tra il 16% e il 18% dal 2012 al 2022, con un picco del 19,5% nel 2023. L’attuale 19% resta comunque tra i livelli più alti registrati negli ultimi dieci anni. I valori minimi si erano toccati nel 2014-2015 e poi ancora nel biennio 2020-2021, complice l’impatto della pandemia.

Immobiliare: chi sono gli investitori? E dove comprano?

Focalizzandosi sulle grandi città, la percentuale di acquisti per investimento sale al 28,1%, anche se in lieve flessione rispetto al 28,6% del 2023. Tra tutte spicca Napoli, dove quasi quattro compravendite su dieci (38,9%) sono destinate all’investimento. Seguono Palermo (36%), Verona (32,2%), Bari (30,5%) e Firenze (30,3%). Bologna (28,8%) e Milano (28,2%) restano su valori alti, mentre Roma (21,5%) e Torino (21%) chiudono la classifica.
Anche nel 2024, il bilocale si conferma la tipologia più acquistata dagli investitori (32,5%), seguito dal trilocale (27,4%). In crescita le soluzioni più ampie e indipendenti, che passano dal 13,2% al 13,8%.
Gli investitori più attivi hanno tra i 45 e i 54 anni (27,7%), seguiti da chi ha tra i 35-44 anni (22,6%) e 55-64 anni (21,8%), con un andamento stabile rispetto al 2023.
A trainare il mercato sono soprattutto coppie e famiglie, che rappresentano il 72,2% degli acquirenti. I single, in calo, passano dal 30,6% al 27,8%. In crescita costante anche la presenza di investitori stranieri, che dal 4,1% del 2019 salgono al 9,5% nel 2024.
La stragrande maggioranza degli acquisti (85,9%) avviene in contanti, anche se si segnala un lieve aumento di chi ricorre al mutuo: dal 2023 al 2024 la quota di chi sceglie il credito è salita al 14,1%, segno che l’interesse resta vivo nonostante il peso dei tassi.


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