Immobiliare: quanto rendono gli investimenti?

Immobiliare di Marco Zibetti
Nella seconda parte del 2021, il 16,5% delle compravendite sul mercato immobiliare è stato realizzato per investimento. Quanto conviene questa scelta?

Per chi investe sul mercato immobiliare si tratta di una domanda decisiva: quali sono i rendimenti? Troviamo allora le risposte, ponendo l’attenzione sulle città più interessanti, grazie ai dati relativi alla seconda metà del 2021.

In tale periodo, il 16,5% delle compravendite è stato realizzato per investimento. L’inflazione in crescita, infatti, sta spingendo i risparmi sul mattone, che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale. A rinforzare il fenomeno anche il ritorno dei flussi turistici, che ha portato di nuovo alla ribalta gli acquisti di immobili da destinare a ricettività, sia nelle città più attrattive sia nelle località turistiche. L’analisi considerata prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali. 

La possibilità di ottenere canoni di locazione continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi, alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici. I rendimenti annui da locazione restano comunque interessanti: per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5,0%. Le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono: Genova con il 6,2% %, Verona con il 6,0% e Palermo con il 5,9%.

Cosa cercano gli investitori?

Gli investitori preferiscono le aree con la presenza di atenei, di servizi (il cui peso è sempre maggiore dopo il lockdown), le aree sottoposte ad interventi di riqualificazione. In generale, se si guarda solo al rendimento da locazione, sono le zone più periferiche a rendere maggiormente a motivo dei prezzi degli immobili più contenuti. In genere, chi investe nel settore immobiliare non guarda solo ai rendimenti da locazione, ma anche e soprattutto alla rivalutazione del capitale. Dal 1998 al 2021, limitando l’esame alle grandi città italiane risulta una rivalutazione del 40,7%. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con 117,3%, seguita da Firenze con il 71,4%.


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