Immobiliare: stipulato accordo tra ABI e Agenzia del Territorio

Lavori pubblici di Marco Zibetti
L’intesa prevede lo scambio di dati e studi e darà vita a un Tavolo tecnico chiamato ad approfondire le questioni legate all’applicazione delle norme in materia catastale e ipotecaria, per garantire maggiore trasparenza


L’Agenzia del Territorio e l’Associazione bancaria italiana hanno firmato un accordo quadro di collaborazione per lo scambio di dati e di studi relativi al settore immobiliare, al fine di garantire massima trasparenza ed efficacia delle informazioni mettendo a disposizione degli utenti un’offerta di servizi sempre più ampia e diversificata.

L’accordo ha una durata triennale e prevede la costituzione di un Tavolo tecnico paritetico che ha come obiettivi di studio l’approfondimento delle tematiche connesse alle applicazioni della normativa in materia catastale e ipotecaria, la progettazione e la realizzazione di attività di formazione professionale e l’individuazione di azioni mirate a una migliore offerta di informazioni, dati e servizi nel settore immobiliare.

La collaborazione tra l’Agenzia e l’Associazione bancaria porterà anche a un confronto sulle linee guida operative dirette alla valutazione immobiliare e alla verifica del lavoro svolto dai rispettivi Osservatori immobiliari per individuarne i limiti e le possibili estensioni.

Sono convinta - afferma il Direttore dell’Agenzia del Territorio Gabriella Alemanno - che questo prestigioso accordo di collaborazione sarà di grande supporto a tutte le attività dell’Agenzia a favore dell’utenza professionale e privata sia in materia catastale che di pubblicità immobiliare e contribuirà alla trasparenza e alla sicurezza del mercato immobiliare nazionale.

Un segnale concreto di collaborazione e impegno - ha così commentato la firma dell’accordo il Direttore generale dell’ABI, Giovanni Sabatini - con l’obiettivo di innalzare i livelli di efficienza del mercato italiano dei mutui immobiliari, che ha già dimostrato la propria solidità anche di fronte alla grave crisi finanziaria attraversata. Valorizzarne ulteriormente il funzionamento secondo i principi della libera concorrenza consentirà di accrescerne i vantaggi per cittadini e imprese”.


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