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Immobiliare: tutti i dati sul mercato residenziale

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Immobiliare: tutti i dati sul mercato residenziale
Le Statistiche Trimestrali dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare ci dicono quante abitazioni sono state compravendute nel III trimestre 2023, e non solo

Come stanno andando le compravendite di abitazioni? A darci questa e altre risposte è l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate grazie alle Statistiche Trimestrali, relative al periodo ottobre-dicembre-2023.

Secondo il report periodico, si protrae il calo delle compravendite già in corso, ma la riduzione dei volumi di scambio delle abitazioni è più attenuata. In Italia sono state compravendute quasi 202mila abitazioni, circa 7mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2022, con un calo tendenziale del 3,3%. Il calo complessivo del trimestre è guidato dal dato fortemente negativo di novembre, che segna un -9%, mentre le flessioni registrate nei mesi di ottobre e dicembre non raggiungono neppure l’1%.

Nel gruppo dei Comuni capoluogo il calo è del 4,7%, tale flessione corrisponde a circa 3mila abitazioni scambiate in meno rispetto al quarto trimestre 2022. I Comuni minori vedono diminuire le transazioni del 2,7%. Gli scambi diminuiscono in tutte le aree del Paese, con la sola eccezione delle Isole, in cui c’è una lieve crescita (+0,4%), ciò è dovuto al contributo positivo dei Comuni capoluogo +2,6%. Al Nord Est e al Centro, invece, la variazione negativa è più marcata, rispettivamente -3,4% e -7,1%, mentre al Nord Ovest il calo è del 2,6%, variazione simile sia nei capoluoghi sia nei Comuni non capoluogo. Al Sud si registra un calo del 2,1%, equamente distribuito tra Comuni minori e Comuni capoluogo. Le perdite maggiori si hanno nei Comuni capoluogo del Centro, con un tasso tendenziale negativo del 10,3%.

In maniera analoga al numero di abitazioni, diminuisce anche la superficie delle residenze scambiate a un tasso tendenziale pari al -3,1%. La superficie media delle abitazioni compravendute è prossima a 106,4mq.

Tra le diverse metrature, il taglio più scelto è ancora una volta quello delle abitazioni con superficie tra 50 e 85mq.

Le grandi città

I dati delle otto città più grandi evidenziano una variazione tendenziale annua negativa del 5,7%, poco superiore al dato nazionale, con 1.800 abitazioni acquistate in meno nel quarto trimestre 2023 rispetto allo stesso intervallo temporale del 2022.

I tassi di variazione tendenziale sono negativi per tutte le città, con Firenze e Roma che mostrano i cali più elevati, -8% e -11% rispettivamente; si accodano Torino (-3,2%) e Bologna (-5,7%), a Milano e Napoli la diminuzione è rispettivamente del 2,3% e del 2,7%, infine, più contenuta è la decrescita a Palermo, che registra una variazione del -1,6%.

Mercato residenziale grandi città

Gli acquisti con l’agevolazione “prima casa”, la cui quota rispetto al complesso degli acquisti effettuati da persone fisiche è pari al 62,6%, sono in diminuzione rispetto al passato.

Crescono nuovamente i tassi medi di interesse fino al 4,51% e la quota degli acquisti di abitazioni finanziate da mutui con ipoteca sulla casa compravenduta scende al 36,9%.  

Aumentano gli acquisti di abitazioni di nuova costruzione; nel quarto trimestre 2023 sono state acquistate circa 18.900 nuove abitazioni (il 9,4% delle abitazioni compravendute), in aumento del 4,8% rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno.  

Cantine e soffitte preferite a box e posti auto

Sono 42.653 i depositi pertinenziali scambiati nel quarto trimestre del 2023, in aumento tendenziale del 2,4%, c’è dunque un’inversione di tendenza rispetto a quella rilevata nello scorso trimestre (era -7,8%). Nei Comuni capoluogo, dove sono state acquistate nel trimestre oltre 16mila unità, l’aumento è del 4,8%; la crescita è minore (+1%) nei Comuni minori, dove gli acquisti hanno riguardato oltre 26mila unità. Si rilevano quasi ovunque tassi positivi, con eccezione delle Isole.

Gli acquisti di depositi pertinenziali sono aumentati del +7,1%, nelle otto principali città.

Tra queste ci sono segni positivi, con a Roma, Milano, Torino e Napoli che mostrano tassi di crescita differenziati. Tutte le altre città sono, invece, in diminuzione: a Palermo la riduzione è del -24% circa, a Genova il calo raggiunge quasi il 16%, Bologna e Firenze mostrano un tasso di riduzione rispettivamente del 9,6% e del 4,8%.

Il segmento di mercato dei box e posti auto è in diminuzione del 2,1% rispetto al quarto trimestre 2022. I tassi sono negativi in quasi tutte le aree, ad eccezione del Sud, dove si nota una crescita degli scambi pari a 5,1%. Le maggiori perdite si si concentrano nel Nord Ovest (-3,7%), nel Nord Est (-2,3%) e nel Centro (-2,1%).

Le locazioni abitative

Complessivamente, le abitazioni locate sono oltre 241mila, in calo tendenziale del 4,6%, mentre il canone annuale è in leggero aumento dello 0,9%.

Delle nuove locazioni, la maggior parte (quasi il 70%) riguarda case ubicate in Comuni ad alta tensione abitativa (Ata), in questi Comuni la flessione, del 5,3%, risulta superiore a quella complessiva. In termini di canone, la quota delle locazioni di abitazioni situate in Comuni Ata raggiunge il 75%. Gli andamenti dei singoli segmenti si presentano abbastanza differenziati.

Le abitazioni locate nel segmento ordinario di lungo periodo (Ord_L) diminuiscono del 7,6%, rispetto all’omologo trimestre del 2022. Il canone annuo mostra anche una lieve riduzione, pari a -0,7%.

Le locazioni di breve periodo del segmento ordinario transitorio (Ord_T), al contrario, presentano una tendenza alla stabilità del numero di abitazioni locate (-0,1%) a fronte di una significativa crescita canoni di affitto, quest’ultimi aumentano infatti del 6,7%.

Le abitazioni locate nel segmento agevolato concordato (Age_C) diminuiscono sia nel numero, con una flessione pari a -3,8%, sia nel canone, che registra una diminuzione del 1%.

Infine, per quanto riguarda le locazioni con contratti agevolati per studenti, la situazione è diversificata, a fronte di una diminuzione delle abitazioni locate per intero (1,1%), si registra un aumento delle abitazioni locate in porzione (+8,3%).