Effettuando carotaggi dei fondali marini in sei diverse località del pianeta, un gruppo d climatologi dell’Università di Yale e dell'Università di California, di Santa Cruz, è riuscito a ricostruire la composizione dell'atmosfera delle epoche passate risalendo fino a cinque milioni di anni fa.
L'analisi ha portato all'allarmante scoperta che circa 4,5 milioni di anni fa un incremento notevole del surriscaldamento globale è associato a un lieve incremento della CO2 riscontrato.
A suscitare ancora più preoccupazione il fatto che durante l’antico e medio Pliocene (da 3 a 5 milioni di anni fa), quando le temperature medie globali erano da 2 a 3 gradi centigradi più calde rispetto a oggi, la concentrazione di anidride carbonica in atmosfera era invece simile ai livelli di oggi, circa 30 per cento superiore a quello dei livelli preindustriali.
“La sensibilità del clima terrestre agli aumenti di anidride carbonica nell’atmosfera è maggiore rispetto a quanto è stato previsto sulla base di modelli climatici, che includono solo risposte rapide”, spiega il docente di Scienze oceaniche presso l'Università della California, di Santa Cruz.
Mark Pagani, associato di Geologia e di Geofisica all'Università di Yale ha detto “Poiché non vi è alcuna indicazione che il futuro si comporteranno in modo diverso rispetto al passato, ci dovremmo aspettare un paio di gradi di aumento della temperatura, anche con la concentrazione di anidride carbonica al livello attuale”. Dalla ricerca emerge in pratica che i cambiamenti di temperatura possono produrre a breve termine un nuovo equilibrio climatico, all’interno del quale i nuovi cambiamenti avvengono molto più in fretta.
