I dati di Banca d’Italia sull’andamento del mercato del credito per le imprese di costruzioni, relativi al primo trimestre 2014, mostrano che per le imprese del settore la stretta del credito non accenna ad arrestarsi.
I finanziamenti per edilizia residenziale sono diminuiti del 9,1% tra gennaio e marzo 2014, mentre quelli per investimenti in edilizia non residenziale sono diminuiti di un ulteriore 8,7%. Tali flessioni si registrano a seguito del crollo registrato negli ultimi sei anni: -64,1% di finanziamenti per investimenti in edilizia residenziale e -73,4% per investimenti nel comparto non residenziale.
Per quanto riguarda i mutui per l’acquisto di abitazioni da parte delle famiglie, invece, si è registrato un primo segno positivo, +5,3% rispetto al primo trimestre dello scorso anno.
Questa ripresa delle erogazioni di mutui potrebbe essere collegata, oltre alla riduzione dei costi di provvista e alla maggiore concorrenza tra banche anche straniere (come riportato da Banca d’Italia), anche all’operatività degli strumenti creati da CDP per offrire nuove possibilità alle famiglie italiane per l’acquisto delle case.
“Affinché questi primi timidi segnali positivi si trasformino in un cambio di tendenza nel medio-lungo periodo, è necessario che vengano sostenuti”, commenta l’Ance.
“La decisione della Banca Centrale di escludere il settore immobiliare dai potenziali beneficiari del nuovo programma di immissione di liquidità (TLTRO), oltre a non andare in tale direzione, appare incomprensibile ed in evidente contrasto con quanto affermato dal Governatore della Banca d’Italia nel corso dell’Assemblea annuale”.