La Giunta regionale del Piemonte ha approvato l'1 giugno due disegni di legge complementari in materia di edilizia, che adesso passeranno all'esame del Consiglio regionale a Palazzo Lascaris.
Rilancio economico del comparto dell'edilizia, attraverso il riuso e il recupero dell'edificato, e contenimento del consumo di suolo, nell'ottica dello sviluppo sostenibile: sono gli obiettivi di due disegni di legge.
Il disegno di legge “Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato” si pone come obiettivo il rinnovo della città attraverso il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio compromesso e obsoleto nelle sue diverse destinazioni d’uso superando le operazioni di parziale rinnovo del patrimonio edilizio previste dal Piano Casa. Per l'assessore all'Urbanistica il ddl rappresenta un sostanziale cambiamento di prospettiva, rispetto alla norma vigente in deroga, in quanto pone nelle mani delle Amministrazioni comunali uno strumento operativo per giungere in tempi brevi e certi alla riqualificazione del tessuto urbano, che determina, quali ricadute positive, da un lato un forte incentivo alla ripresa economica del settore delle costruzioni e dall’altro il complessivo miglioramento sotto il profilo sociale, economico e ambientale di parti della città, periferica o centrale, caratterizzate oggi dal degrado, attraverso azioni di buona progettazione, rigenerative della qualità urbana.
Il secondo disegno di legge “Norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo” completa e integra le norme contenute nel Piano Territoriale Regionale, creando le condizioni in Piemonte per una progressiva e fattiva riduzione del consumo di suolo. L’obiettivo è di raggiungere un consumo pari a zero nel 2040 (in coerenza con gli obiettivi e le strategie definite a livello europeo) e rafforzare la conservazione delle superfici libere, idonee alla produzione agricola, alla salvaguardia dei livelli di biodiversità e di qualità paesaggistica. Secondo l'assessore all'Urbanistica, la limitazione del consumo e la tutela delle superfici libere è rafforzata dall’introduzione nel disegno di legge di nuovi principi legati alla funzionalità ecosistemica dei suoli e alla necessità di qualificarne il valore ambientale ai fini di una sua compensazione contestuale agli interventi di trasformazione.