Il Senato sta esaminando il disegno di legge sull’abusivismo edilizio atto ad individuare il sistema di demolizioni degli edifici abusivi con la seguente graduatoria: abusivismo “di speculazione”, immobili “in costruzione”, “non stabilmente abitati”, abusivismo “di necessità”.
In cima alla lista ci saranno quindi gli immobili di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico, sismico, archeologico o storico-artistico.
Successivamente saranno censiti gli edifici che costituiscono un pericolo per la pubblica e privata incolumità e da ultimi quelli sottratti alla mafia.
La massima priorità sarà poi attribuita agli immobili in corso di costruzione o ancora non ultimati alla data della sentenza di condanna di primo grado e agli immobili non stabilmente abitati.
Il Ddl, quindi, distingue tra abusivismo di necessità e abusivismo di speculazione, stabilendo che gli immobili abusivi per speculazione avranno la priorità.
Al fine di reperire l’integrazione di fondi necessari alle demolizioni da parte dei Comuni, sarà istituito un finanziamento rotativo di 45 milioni di euro presso il MIT.
E’ anche prevista l’istituzione di una banca dati nazionale sull’abusivismo edilizio, che sarà direttamente gestita dall’Agenzia per l’Italia digitale. Tutti i Comuni, a tal fine, dovranno trasmettere tutti i dati inerenti all’abusivismo edilizio. E’ prevista una sanzione di 1000 euro in caso di ritardo di trasmissione al funzionario dirigente inadempiente. E’ infine prevista una relazione annuale, non solo sullo stato dell’abusivismo edilizio e sulle demolizioni effettuate, ma anche sull’eventuale riqualificazione urbanistica degli immobili abusivi non demoliti.