1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Infrastrutture Idriche: cosa si sta facendo per migliorarle?

Infrastrutture Idriche: cosa si sta facendo per migliorarle?

Impianti idrici di
Infrastrutture Idriche: cosa si sta facendo per migliorarle?
Finanziati nuovi interventi sulle infrastrutture idriche, in particolare al Sud, grazie alle risorse del programma europeo “React Eu”. Scopriamo di più

In questo momento di grave siccità, le infrastrutture idriche ricoprono un ruolo di vitale importanza. Bisogna limitare al massimo gli sprechi, ancora troppo ingenti. Cosa si sta facendo in tal senso?

Al Sud sono stati finanziati 17 interventi per potenziare le infrastrutture idriche, volti a ridurre le perdite e digitalizzare e migliorare il monitoraggio delle reti, per complessivi 476 milioni di euro. Questo è stato possibile grazie alle risorse del programma europeo “React Eu”, nell’ambito del Piano Operativo Nazionale (Pon) Infrastrutture e Reti 2014-2020, gestito dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), alle quali è stata aggiunta una dotazione di 169 milioni di euro rispetto alla cifra iniziale di 313 milioni. Gli ulteriori fondi hanno consentito di scorrere la graduatoria di interventi già selezionati attraverso l’avviso pubblicato lo scorso novembre, rivolto ai soggetti regolati da Arera operanti nelle cinque Regioni del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia).

Questi interventi sono in continuità con quelli previsti su tutto il territorio italiano nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che stanzia 900 milioni di euro per aumentare l’efficienza delle infrastrutture idriche, ridurre le perdite e effettuare opere di digitalizzazione delle reti. La prima finestra temporale per la presentazione delle proposte da finanziare con 630 milioni di euro si è chiusa il 31 maggio. La seconda, per un finanziamento di 270 milioni, si chiuderà il prossimo ottobre.

I 17 progetti finanziati

In particolare, i 17 progetti finanziati dal Mims con le risorse del “React Eu”, riguardano: un intervento in Basilicata per 48,9 milioni di euro, sei interventi in Campania per complessivi 127,2 milioni di euro, un intervento in Puglia per 90,3 milioni di euro e nove interventi in Sicilia per complessivi 209,7 milioni di euro. Tutti gli interventi, da concludersi entro dicembre 2023, sono rivolti a ridurre le dispersioni idriche e a migliorare la qualità del servizio erogato ai cittadini. Saranno quindi create le premesse per un avanzamento significativo della capacità di gestire in modo durevole il patrimonio delle infrastrutture idriche, basato sulle migliori tecnologie disponibili, le best practice internazionali e secondo gli indirizzi adottati dall’Unione Europea, in coerenza con i principi e gli obiettivi della Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e il Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

La programmazione del “React Eu” nell’ambito del Pon I&R 2014-2020 rientra nella cornice del Green Deal europeo per trasformare l'Unione europea in un'economia sostenibile moderna, efficiente in termini di risorse e competitiva. In questo quadro assume particolare rilievo la riduzione del “water service divide” fra le aree del Centro-Nord e quella del Sud e insulare.

L’avviso pubblico, a seguito del quale è stata stilata la graduatoria degli interventi, ha consentito di raccogliere proposte per investimenti funzionali al raggiungimento dei seguenti obiettivi:

- ottenere una riduzione delle perdite nelle reti per l'acqua potabile;

- aumentare la resilienza dei sistemi idrici al cambiamento climatico;

- rafforzare la digitalizzazione delle reti, da trasformare in una "rete intelligente", per promuovere una gestione ottimale delle risorse idriche, ridurre gli sprechi e limitare le inefficienze.