Nonostante l’approssimarsi della fine dei meccanismi di incentivazione del V CE (DM 5 luglio 2012) ma con l’auspicata introduzione dei dazi di dumping sui prodotti cinesi, ci sono ancora ampi margini di crescita per il settore.
Luciano Lari – Presidente di Sunerg Solar: “La manifattura italiana fotovoltaica deve essere salvaguardata da pratiche scorrette di dumping e dalle pressioni delle potenti lobby energetiche tradizionali che tendono a oscurare gli ineguagliabili benefici del settore delle rinnovabili”.
Alessandro Cremonesi – Presidente IFI: “Con l’ingresso di Sunerg Solar, uno tra i primari operatori nazionali nella produzione di moduli e di sistemi solari di qualità, IFI raggiunge ormai la rappresentanza del 90% dei produttori nazionali di celle e moduli fotovoltaici rimasti attivi. La volontà di coesione è sintomatico di un’industria che crede nel settore e che tende sempre più a compattarsi per fare fronte comune sulle sfide del futuro”.
Il Comitato IFI, associazione che riunisce circa il 90% dei produttori nazionali di celle e moduli fotovoltaici, giovedì 29 maggio ha deliberato l’ingresso tra i propri associati di Sunerg Solar srl, uno tra i primari operatori nazionali nella produzione di moduli e soluzioni fotovoltaiche di qualità.
Sunerg Solar srl, è una realtà imprenditoriale italiana che da oltre 30 anni si dedica alla produzione e distribuzione di sistemi solari termici e fotovoltaici.
La scelta di mantenere e incentivare la produzione in Italia puntando sulla qualità artigianale e sulla produzione industriale si è dimostrata una carta vincente. Oggi, Sunerg Solar conta più di 100 dipendenti e una nuova linea di produzione altamente automatizzata con una capacità produttiva di ca. 100 MWp. Oltre al rispetto dei più elevati standard qualitativi, il modulo fotovoltaico Sunerg ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello mondiale da parte di autorevoli organismi indipendenti per qualità e affidabilità. Impegno costante nella formazione e nell’innovazione tecnologica, fanno di Sunerg Solar uno dei principali operatori presenti in Italia e all’estero nel mercato delle energie rinnovabili.
Luciano Lari, Presidente di Sunerg Solar, dichiara: “Siamo entrati a far parte di IFI perché crediamo che la manifattura italiana fotovoltaica vada fortemente salvaguardata, tanto nel raggiungimento della parità competitiva attraverso l’imposizione di misure antidumping, quanto dalle forti pressioni delle lobby energetiche tradizionali nel loro tentativo di oscurare le attività delle rinnovabili a discapito degli ineguagliabili benefici estesi a tutti”
“Nonostante l’ingente perdita di imprese e lavoratori a causa delle gravi difficoltà vissute dalle manifatture fotovoltaiche nazionali negli ultimi anni - commenta Alessandro Cremonesi, Presidente di IFI – con l’ingresso in IFI di un primario attore quale Sunerg Solar, raggiungiamo il 90% delle industrie attive del settore rappresentate dalla nostra Associazione.
L’adesione di Sunerg Solar- prosegue Cremonesi – conferma l’espressione della volontà di coesione da parte di un’industria che crede nel settore e che tende sempre più a compattarsi per fare fronte comune sulle sfide del futuro”.
Il Comitato IFI crede infatti che, nonostante l’approssimarsi della fine dei meccanismi di incentivazione del V CE (DM 5 luglio 2012) ma con l’auspicata imminente introduzione dei dazi di dumping sui prodotti cinesi, ci sono ancora ampi margini di crescita per il settore.
Soprattutto, laddove il Governo e l’AEEG puntino velocemente, attraverso interventi normativi e regolatori mirati, alla proroga delle detrazioni fiscali del 50% sulle ristrutturazioni edilizie, alla revisione dei SEU/RIU e dello scambio sul posto, premiando sempre di più la logica dell’autoconsumo e i benefici effetti dello storage, l’applicazione del credito di imposta per quelle industrie che investono in ricerca e sviluppo e la creazione di un fondo garanzia pubblica, necessario per restituire la possibilità alle imprese di accedere al credito, per alimentare e accelerare gli investimenti e quindi lo sviluppo del settore, tra i più promettenti per il rilancio dell’economia globale del Paese.
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