L’innovazione digitale è il motore della competitività, ma il suo sviluppo rischia di subire un brusco rallentamento. La stretta monetaria adottata per contrastare l’inflazione ha ridotto la propensione agli investimenti, penalizzando la transizione tecnologica e green delle imprese. Questo scenario si riflette in numeri concreti: nel 2024, la quota di imprese che investono in digitale è scesa al 66,8%, contro il 70,8% del 2021. Nel 2023, gli investimenti complessivi delle imprese hanno toccato i 271,4 miliardi di euro, pari al 12,7% del PIL, ma quelli digitali rappresentano solo il 10,6% del totale.
Il rallentamento della digitalizzazione rischia di compromettere la competitività delle imprese, in un contesto in cui le tecnologie digitali sono sempre più determinanti per la relazione con la clientela, l’organizzazione del lavoro e l’innovazione dei processi. Nelle piccole imprese che innovano, il 26,9% ha introdotto soluzioni nei sistemi informativi e nella data analysis, quota che sale al 29,1% nel manifatturiero.
Per supportare le micro, piccole e medie imprese nella crescita tecnologica, Confartigianato ha lanciato Gate4Innovation (G4I), un Polo per l’Innovazione Digitale che offre strumenti di valutazione della maturità digitale, identificando punti di forza, criticità e opportunità di sviluppo, oltre a supportare l’accesso ai finanziamenti per l’innovazione.
Innovazione: le imprese italiane nel contesto europeo
A livello europeo, il Digital Intensity Index (DII) 2024 misura il livello di digitalizzazione delle imprese sulla base di 12 tecnologie chiave. Le piccole imprese italiane mostrano un livello base di digitalizzazione nel 67,8% dei casi, leggermente inferiore alla media UE (70,1%). In Germania (77,1%) e Spagna (71,8%) la digitalizzazione è più diffusa, mentre l'Italia supera la Francia (65,7%).
Analizzando la distribuzione, il 32,2% delle piccole imprese italiane ha un livello di digitalizzazione molto basso, il 45,3% basso, il 20,2% alto e solo il 2,3% raggiunge livelli molto alti, utilizzando almeno 10 delle 12 tecnologie digitali. Complessivamente, il 22,5% delle imprese presenta un’intensità digitale elevata, un dato inferiore alla media UE (28,3%), ma superiore alla Francia (18,2%).
La digitalizzazione è un fattore chiave per la competitività, e il supporto mirato può fare la differenza. In un mondo sempre più connesso, le imprese italiane non possono permettersi di restare indietro.
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