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Internazionalizzazione: nuove opportunità per i professionisti

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L'internazionalizzazione è un processo irreversibile e non deve essere rallentato della burocrazia comunitaria, che troppo spesso frena le aspettative di crescita

I professionisti italiani sono tra i più apprezzati all’estero. Ma aprirsi ai mercati stranieri non è sempre facile. D’ora in poi, però, sarà un po’ meno complesso. Perché? Andiamo a scoprirlo.

Gian Domenico Auricchio, Presidente di Assocamerestero (l’Associazione di cui fanno parte le 79 Camere di Commercio Italiane all’Estero - CCIE e Unioncamere) eGaetano Stella, Presidente di Confprofessioni (la Confederazione italiana dei liberi professionisti) hanno siglato unprotocollo d’intesa. Sono pronti a collaborare reciprocamente per aprire le frontiere dei mercati internazionali, grazie anche al supporto del Consiglio europeo delle professioni liberali (Ceplis), l'organizzazione europea di rappresentanza dei liberi professionisti europei presieduta da Stella.

Il processo di internazionalizzazione dell'economia italiana passa infatti attraverso la rete delle 79 Camere di Commercio Italiane all'Estero, che forniranno strumenti, know how e assistenza mirata per accompagnare e incrementare l'attività dei professionisti italiani in 56 Paesi del mondo.

Il protocollo d'intesa, che ha una durata di tre anni, si articola attraverso lo scambio di informazioni, la partecipazione a eventi istituzionali nei singoli Paesi dell'Unione europea, la divulgazione di iniziative formative per affinare le competenze dei professionisti sulle attività da svolgere sui mercati esteri. I professionisti italiani potranno, inoltre, contare su un Desk Confprofessioni presso le Camere di Commercio Italiane all'Estero, che fornirà servizi di informazione e di orientamento sulle opportunità di sviluppo nei singoli Paesi.

Le parole dei protagonisti dell’intesa

“La nostra rete camerale all’estero vede questa come un'opportunità, non solo per aprire le proprie potenzialità di servizio agli associati di Confprofessioni, ma per costituire anche una concreta opportunità per avvalersi di questa rete in qualità di fornitori qualificati per l’ampliamento dell’offerta all’attuale clientela”, ha sostenuto Gian Domenico Auricchio.

“L'internazionalizzazione degli studi professionali è un processo irreversibile e non può essere rallentato della burocrazia comunitaria, che troppo spesso frena le aspettative di crescita professionale, soprattutto tra le giovani leve - commenta Gaetano Stella -. E proprio in questa direzione, l'intesa sottoscritta con l'Associazione delle Camere di Commercio Italiane all'Estero mira a stimolare la mobilità transnazionale per aprire nuovi mercati, dove i nostri professionisti potranno contare sulla rete delle Camere di Commercio Italiane all'Estero per sviluppare relazioni, partnership e collaborazioni e affermare, quindi, la propria attività e le proprie competenze oltre i confini nazionali”.