Gli Indici sintetici di affidabilità fiscale, i cosiddetti Isa, sono al centro di un quesito che un contribuente ha rivolto all’Agenzia delle Entrate. La risposta del Fisco potrebbe essere utile a molti. Ecco innanzitutto la domanda: “Nel 2020 la mia attività ha registrato un calo di fatturato, rispetto all’anno precedente, di circa il 40%. Dovrei essere escluso per quest’anno dall’applicazione degli indici sintetici di affidabilità. Chiedo conferma, grazie”.
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Per il periodo d’imposta 2020, gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) sono stati oggetto di una importante revisione, sia per garantirne la corretta applicazione sia per tenere conto degli effetti di natura straordinaria della crisi economica e dei mercati conseguente all’emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19.
Con riferimento a tale ultima esigenza, con due decreti ministeriali (Dm del 2 febbraio 2021 e Dm del 30 aprile 2021) sono state introdotte nuove cause di esclusione dagli Isa. In particolare, gli indici non trovano applicazione nelle seguenti situazioni:
- quando nel 2020 si è registrata una diminuzione di ricavi e compensi di almeno il 33% rispetto al periodo d’imposta precedente;
- se la partita Iva è stata aperta a partire dal 1° gennaio 2019;
- per i contribuenti che esercitano, in maniera prevalente, le attività economiche individuate da specifici codici attività (l’elenco dei codici attività esclusi è contenuto nella Tabella 2 allegata alle “Istruzioni Parte generale degli ISA”).
Si ricorda che anche chi è escluso dall’applicazione degli ISA, sulla base di queste nuove cause di esclusione, è comunque tenuto alla comunicazione dei dati economici, contabili e strutturali previsti all’interno dei relativi modelli.
Per ogni ulteriore chiarimento sull’applicazione degli indici sintetici di affidabilità fiscale, per il periodo d’imposta 2020, si consiglia di consultare la circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 6/2021.