"L'intesa raggiunta dalla Conferenza Stato-Regioni sullo schema di decreto concernente il burden sharing prelude finalmente, dopo un'attesa durata quasi sei anni, all'operatività di uno strumento la cui mancanza ha indubbiamente ritardato lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel nostro paese.
Ci attendiamo ora un'implementazione tempestiva del provvedimento da parte dei ministeri interessati e delle regioni, nonché una sua rigorosa applicazione senza deroghe o sanatorie", dichiara il presidente di ISES ITALIA GB. Zorzoli.
La Conferenza Stato-Regioni, infatti, il 22 febbraio scorso ha dato il via libera allo schema di decreto (ministero dello Sviluppo Economico di concerto con quello dell'Ambiente) sul burden sharing, cioè sulla ripartizione tra le Regioni e le Province autonome della quota minima di incremento dell'energia prodotta con fonti rinnovabili, così come previsto dal D.Lgs 28/2011, che può essere quindi definitivamente approvato dal Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, e dell'Ambiente, Corrado Clini.
Il Decreto, a seguito dell’intesa raggiunta, otre ad indicare gli obiettivi per singola regione, fornisce gli strumenti di intervento in caso di inadempimento, prevedendo anche il commissariamento delle amministrazioni regionali che non raggiungono tali, vincolanti obiettivi. Le amministrazioni regionali avranno tempo 3 mesi, dall’entrata in vigore del testo, per il raggiungere gli obiettivi indicati nei rispettivi piani energetici regionali.