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Isofoton è leader UE nella ricerca fotovoltaica

Energie rinnovabili di
L’azienda spagnola è quella che maggiormente si dedica allo sviluppo di progetti europei di R+S in tecnologia fotovoltaica


In occasione del suo trentesimo anniversario, ISOFOTON, leader tecnologico del settore fotovoltaico spagnolo, fa il bilancio dell’attività di R+S+i nell’ambito europeo.

L’Unione Europea possiede diversi strumenti per appoggiare la ricerca e lo sviluppo in tecnologia fotovoltaica. I più rilevanti sono il 7º Programma Quadro (Seventh Framework Programme for Research and Technology Development, denominato FP7) e le iniziative cosiddette NMP, che appoggiano progetti di nanotecnologia, nanoscienza e nuovi processi di produzione e sviluppo di materiali.

Dal 2007 al 2013 l’Unione Europea (U.E.) ha finanziato 39 progetti di R+S+i in tecnologia fotovoltaica, i quali si possono raggruppare in 7 categorie tematiche o cluster. La somma totale che la U.E. ha stanziato per tali progetti ammonta a 142,8 milioni di Euro, dei quali il 90% proviene dal FP7. Questi dati sono stati tratti dalla relazione pubblicata dalla Commissione Europea “Photovoltaics and nanotechnology: from innovation to industry”.

ISOFOTON prende parte a 4 progetti di R+S nei 4 cluster tecnologici sulla fabbricazione di dispositivi fotovoltaici esistenti. In altre parole, il fabbricante di Malaga partecipa in modo diretto a più del 10% dei progetti in corso riguardanti la tecnologia fotovoltaica su scala europea, collocandosi  quindi come prima azienda privata europea per numero di progetti.

ISOFOTON sta sviluppando attività di R+S nelle quattro linee di lavoro che l’Unione Europea ritiene abbiano maggior potenziale per l’industria a medio termine. ISOFOTON figura nella lista degli enti di ricerca più importanti assieme a centri di ricerca di riconosciuto prestigio, quali l’Istituto Fraunhofer ISE (Germania), l’ECN (Olanda), l’IMEC (Belgio) o la Scuola Politecnica Federale di Losanna (Svizzera). Il secondo ente spagnolo, l’Università Politecnica di Madrid, si trova al diciottesimo posto. Tra i primi venti non vi è nessun’altra azienda europea.

Il notevole sforzo di ISOFOTON  in quanto a R+S+i è giustificato dalla convinzione che, quanto maggiore è il controllo di una tecnologia in tutta la sua catena di valore, tanto minore è la probabilità di commettere errori strategici.