L’edilizia sanitaria cambia marcia in Piemonte

Edilizia di Marco Zibetti
Il livello di qualità strutturale medio degli ospedali piemontesi aumenterà dal 74,4 all’83 su un massimo di 100 e il grado di obsolescenza scenderà dal 70,4 al 52,1 su 100

La realizzazione dei nuovi ospedali previsti dal piano di edilizia sanitaria in Piemonte porterà a un miglioramento significativo della qualità e a una diminuzione considerevole dell'età media delle strutture del servizio sanitario regionale. Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità in occasione dell'approvazione in Consiglio regionale del nuovo piano di edilizia sanitaria presentato dalla Giunta.

In particolare, come risulta da una valutazione effettuata da Ires Piemonte, il livello di qualità strutturale medio degli ospedali piemontesi aumenterà dal 74,4 all’83 su un massimo di 100 e il grado di obsolescenza scenderà dal 70,4 al 52,1 su 100.

Il piano di edilizia sanitaria comporta un investimento complessivo che sfiora gli 1,5 miliardi di euro per la realizzazione del nuovo Parco della Salute di Torino, della Città della Salute di Novara, degli ospedali unici dell'Asl To5 e del Vco, per il completamento dei lavori dell'ospedale di Verduno e del presidio della Valle Belbo, per il potenziamento delle strutture di Fossano, Saluzzo e Savigliano.

Si tratta, come ha precisato l'assessore alla Sanità, di opere concretamente realizzabili, per cui le procedure necessarie sono già partite o i lavori sono già in corso.

Per la costruzione dei nuovi ospedali (Torino, Novara, Asl To5 e Vco) la Regione ha adottato la modalità del partenariato pubblico-privato con l'impegno di aumentare la quota di finanziamento pubblico nel caso in cui fossero disponibili maggiori risorse. In nessun caso, comunque, al privato spetterà la gestione della parte sanitaria.

Le stazioni appaltanti dei nuovi ospedali, nella valutazione dei progetti, dovranno tenere conto della presenza di elementi di umanizzazione per i pazienti e per il personale.

Verrà data particolare attenzione alla realizzazione delle stanze di degenza e degli spazi comuni, alla presenza di adeguati spazi di accoglienza per parenti e visitatori e alla possibilità di inserire asili nido per i dipendenti. Nella valutazione dei progetti verrà anche considerato l'utilizzo di fonti rinnovabili per il riscaldamento e il raffrescamento degli ambienti e per l'illuminazione, e l'ottimizzazione dell'efficienza energetica e ambientale.

Ecco il dettaglio del piano:
- Parco della Salute di Torino (1040 posti letto), investimento di 456 milioni di euro per la realizzazione degli edifici e di 113 milioni per tecnologie e arredi: 263 milioni a carico di Regione e Stato, 306 a carico dei privati;
- Città della Salute di Novara (711 posti letto), 320 milioni di euro per gli edifici e 33 per tecnologie e arredi. Il contributo del privato è di 219 milioni di euro, 134 milioni sono a carico di Regione e Stato;
- ospedale unico Asl To5 (434 posti letto più 62 posti "tecnici" per dialisi, culle e Osservazione breve intensiva), 225 milioni di investimento, di cui 53,9 di risorse pubbliche;
- ospedale unico Vco (330 posti letto più 53 posti "tecnici"), 178 milioni di euro di investimento, di cui 43,1 di risorse pubbliche.
- ospedale Alba e Bra a Verduno. L'attivazione della struttura è prevista per il mese di ottobre;
- presidio sanitario territoriale Valle Belbo. Sono stati riassegnati da parte della Regione 18 milioni di euro per completare l'opera, altri 10 milioni di euro sono ottenuti con l'accensione di un mutuo da parte dell'Asl Asti;
- ospedali di Saluzzo, Fossano e Savigliano. Il programma di investimenti dell'Asl Cn1 prevede 53,7 milioni di euro per il rafforzamento e l'ammodernamento dei tre presidi. Nel 2018, a completamento delle risorse dell'Asl, la Regione mette a disposizione 10 milioni di euro.


Questo sito utilizza i cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Usando il nostro servizio accetti l'impiego di cookie in accordo con la nostra cookie policy.