Sulletutele per il lavoro autonomo c’è ancora molto da fare. Lo sa bene Confprofessioni, la Confederazione dei Professionisti, che nei giorni scorsi ha partecipato a un tavolo di confronto con il Ministro del Lavoro, Marina Calderone. Vediamo cos’è emerso.
“Welfare, sportelli del lavoro autonomo, formazione, ammortizzatori sociali: è arrivato il momento di ripartire dalle tutele di professionisti e lavoratori autonomi, rimaste nel cassetto da cinque anni”. È quanto ha dichiarato il presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine dell’incontro.
“Ringraziamo il ministro del Lavoro Marina Calderone per l’incontro odierno che ha visto la partecipazione delle casse di previdenza e degli ordini professionali e che rappresenta uno stimolo importante per raggiungere dei risultati per le professioni che sono venuti a mancare in questi anni, a causa della poca attenzione da parte degli ultimi governi e dell’emergenza pandemica che ha aumentato a dismisura le differenze tra lavoratori autonomi e dipendenti, soprattutto nell’ambito delle tutele di welfare”.
“Numerosi i campi su cui occorre intervenire - ha aggiunto Stella - dal rafforzamento dell’Iscro, che rappresenta il primo vero ammortizzatore sociale per autonomi e partite Iva, al corretto funzionamento degli sportelli del lavoro autonomo, che non sono mai decollati. Bisogna poi intervenire per un rilancio della formazione e dell’orientamento professionale, puntando sulle discipline STEM che possono fornire nuovi sbocchi occupazionali per migliaia di giovani”.
La digitalizzazione come punto di partenza
“Ma il punto di partenza per rilanciare la competitività del settore professionale è la digitalizzazione. Nel PNRR vengono destinate ingenti risorse per le imprese e per la Pubblica Amministrazione, ma nulla per le libere professioni. In una prospettiva di revisione del Piano, sarebbe quindi opportuno prevedere un apposito capitolo per la digitalizzazione delle professioni,favorendo al tempo stesso i processi aggregativi ed eliminare le barriere normative che dividono imprese e professionisti”, ha concluso Stella, ricordando la necessità di eliminare la doppia imposizione in capo alle casse di previdenza professionali e auspicato un rapido iter per il disegno di legge sull’equo compenso. Il ministro Calderone ha dichiarato la sua piena disponibilità ad affrontare i temi emersi durante l’incontro con Confprofessioni, Casse e Ordini, preannunciando che verrà convocato un nuovo tavolo dopo l’approvazione della legge di bilancio.
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