A Torino, 11 Organizzazioni delle imprese italiane (Confartigianato, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Cna, Casartigiani, Legacoop, Confcooperative, Confagricoltura, Confapi, Ance) hanno firmato un Manifesto in cui dicono sì.
Sì alla Tav, al rilancio degli investimenti infrastrutturali e alle grandi opere strategiche per l’Europa.
La firma del Manifesto si è svolta nell’ambito dell’evento “Infrastrutture per lo sviluppo. Tav, l’Italia in Europa” al quale hanno partecipato 3.000 imprenditori.
Alla manifestazione sono intervenuti i vertici della Confederazione, di Confartigianato Piemonte e delle Associazioni territoriali della regione insieme con gli imprenditori associati.
Il Presidente di Confartigianato, Giorgio Merletti, insieme ai Presidenti delle altre Confederazioni, ha ribadito la centralità delle infrastrutture, a partire dalla Torino-Lione, e chiesto al Governo attenzione concreta alle esigenze delle imprese e alle scelte che riguardano grandi opere e sviluppo. “Le infrastrutture che movimentano merci oltre l’arco alpino - ha detto Merletti - collegano l’Italia con i mercati della piattaforma europea e da qui anche nel mondo. E quindi noi siamo interessati alle grandi opere infrastrutturali per continuare a portare il valore artigiano del made in Italy in Europa e nel mondo. Basti pensare che le esportazioni in Europa di prodotti realizzati dalle micro e piccole imprese italiane valgono 69 miliardi di euro. Rappresentano il 28% di tutto l’export italiano in Europa. Ricordiamoci che il 61% dei prodotti made in Italy viaggia su strada e ferrovia. Basta questo per spiegare quanto gli artigiani e i piccoli imprenditori di tutta Italia hanno bisogno di collegamenti, di connessioni, di reti, di infrastrutture efficienti. Ne hanno bisogno per mostrare all’Europa e al mondo di cosa sono capaci le pmi made in Italy. Ne hanno bisogno per produrre reddito, per dare lavoro, per garantire lo sviluppo dell’Italia”.