Palazzo Piccini, a Poggibonsi nella provincia senese, è un signorile edificio che risale alla fine dell’800 sotto il nome “Villa Delle Case”. I lavori di costruzione hanno avuto inizio nel 1885, commissionati all’arch. David Ferruzzi dalla facoltosa famiglia Delle Case, all’epoca imprenditori nell’ambito del commercio del ferro e nella costruzione di ferrovie, oltre che famiglia di spicco della vita sociale del paese di Poggibonsi.
L’ edificio ha la connotazione della villa ottocentesca , e presenta chiari richiami stilistici all’eclettismo del periodo, riassumendo, nei suoi prospetti, molti elementi classici che nei secoli i grandi architetti del passato hanno utilizzato per rendere i prospetti degli edifici che progettavano sempre più interessanti
Nel 1914 la Villa Delle Case viene venduta ad Angiolo Piccini, commerciante nel mercato vinicolo e in quello delle stoffe. È la famiglia Piccini che provvede, negli anni 1923, 1924 e 1925, ad un primo restauro delle facciate che renderà il palazzo simbolo del potere della famiglia oltre che un elemento di elevato valore architettonico.
A seguito del bombardamento avvenuto nel 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale il palazzo viene ricostruito e ristrutturato con l’obiettivo di realizzare il maggior numero di appartamenti. In questo intervento spicca la sostituzione delle finestrelle circolari dell’edificio ottocentesco con le finestre rettangolari che oggi caratterizzano l’immagine dell’edificio.
A partire dal 1979 Palazzo Piccini, già Villa Delle Case, è soggetto al Decreto del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (L.01.06.39 n° 1089) con il quale vengono vincolati gli “esterni del corpo di fabbrica costituenti l’edificio”, e viene quindi tutelato dalla legge stessa. Successivi interventi di restauro, nel 1993, nel 1997 e nel 2004 hanno interessato i tetti e la pavimentazione della terrazza, l’intonaco delle facciate oltre che l’abbattimento delle parti pericolanti e il ripristino delle zone interessate dall’infiltrazione di acque piovane.
Grazie alla recente ristrutturazione, affidata all’architetto Maurizio Iozzi, la famiglia Piccini si fa carico di consegnare ai posteri Palazzo Piccini già Villa Delle Case in uno stato molto simile a quello che aveva nel 1930 e presumibilmente a quello che aveva nel 1885, e di riportare all’antico splendore un palazzo così significativo per il passato di Poggibonsi. Questo intervento di ristrutturazione si concentra sulle quattro facciate del palazzo, poiché gli interni, appartamenti abitati, sono fortunatamente in ottimo stato. Tra gli interventi messi in atto spicca la ricostruzione degli intonaci demoliti, che presentano tracce di materiale risalente addirittura al primo restauro degli anni ’20: questo intonaco si è stranamente conservato in migliori condizioni rispetto a quello del restauro del dopoguerra, probabilmente perché in un periodo di ristrettezze economiche si utilizzò un materiale di qualità inferiore.
Gli intonaci sono stati successivamente tinteggiati sfruttando le qualità dei colori a base di silicati di potassio Keimfarben, previa campionatura del colore sottoposta alla soprintendenza di Siena. I colori a base di silicato di potassio hanno permesso, inoltre, di ottenere incantevoli effetti di velatura su tutta la facciata in modo che la verniciatura antica traspaia, in particolare nelle decorazioni.
Grazie all’ultimo restauro, oggi l’immagine di Palazzo Piccini si sovrappone perfettamente alle fotografie che testimoniano il suo glorioso passato. Lo stesso corpo principale e le stesse zone esterne raccontano di signorilità e di ricerca del bello, ritornate ad uno splendore sia nei colori che nei dettagli.