L’esame dei risultati dell’indagine web svolta dall’Osservatorio di MPI di Confartigianato Lombardia su oltre 900 imprenditori di Micro e Piccola Impresa dell’artigianato lombardo evidenzia che il 40,3% delle MPI, pari a 132 mila imprese, hanno realizzato almeno un’azione finalizzata alla sostenibilità ambientale, quota che sale al 53,3% nel settore manifatturiero. In particolare le imprese sono intervenute con riduzione dei consumi (41,2%), investimenti in prodotti e tecnologie a basso impatto ambientale (30,8%), acquisto di materiali a basso impatto ambientale (27,8%), riciclo e riuso di materiale di produzione o di scarto (23,6%), investimenti per ridurre le emissioni in atmosfera (22,5%) e investimenti per ridurre i consumi di acqua (20,2%). Un terzo (35,4%) delle imprese che hanno effettuato interventi si è concentrata su una sola azione finalizzata alla sostenibilità ambientale, mentre il 59,8% ne ha effettuate da due a cinque e una nicchia (4,9%) più attiva ne ha effettuate 6 ed oltre.
Sul fronte dell’efficienza energetica le MPI e le imprese artigiane si dimostrano attive sia sul lato della domanda che sul lato dell’offerta. Il 39,6% delle imprese (con una stima di 129 mila imprese lombarde) ha realizzato almeno un investimento in efficienza energetica; si tratta principalmente di investimenti in illuminazione (56,9%), in attrezzature di lavoro a basso consumo di energia elettrica (28,4%), in macchinari (23,2%) e in caldaie a condensazione (22,4%). Tra le imprese attive sul fronte dell’efficienza energetica, il 24,2% ha usufruito di incentivi e in particolare il 21,9% ha beneficiato di iper e/o super ammortamento previsti dal Piano Impresa 4.0. Tra i principali ostacoli riscontrati dalle imprese che hanno realizzato investimenti in efficienza energetica viene evidenziata l’eccessiva burocrazia legata all’accesso ad incentivi (45,6%), insieme ai lunghi tempi di ritorno dell’investimento (41,5%). Ma i processi di efficientamento attuati da famiglie e imprese creano importanti opportunità di business per le piccole imprese; su questo fronte di offerta è attivo il 16,6% delle imprese (equivalente a 55 mila MPI e imprese artigiane lombarde) che offre servizi in questo campo; si tratta per lo più di imprese delle installazioni (46,1%) e dell’edilizia (22,5%).
Il 20,9% delle imprese lombarde segnala di aver effettuato o di aver intenzione di effettuare nel prossimo biennio un investimento in mobilità sostenibile. Tra le motivazioni principali all’investimento si evidenzia la sostituzione di mezzi obsoleti del parco aziendale al fine di evitare i divieti alla circolazione per motivi ambientali e di poter circolare nelle zone a traffico limitato. Tra coloro che lo hanno già realizzato l’investimento, prevale quello in un automezzo euro 6 diesel (79,4%); da segnalare che una impresa su cinque (20,4%) investe su mezzi ibridi/elettrici.
La diffusione della mobilità ibrida/elettrica rappresenta un’opportunità di business per il 12,3% delle imprese, che sull’universo sono pari a 40 mila unità di micro e piccola dimensione lombarde, e in particolare per quelle dell’autoriparazione e dell’edilizia; per quest’ultime le opportunità sono rappresentate dalla realizzazione di infrastrutture necessarie alla mobilità elettrica.
Infine si osserva che il 23,8% delle imprese dichiarano di essere interessate dalle conseguenze del cambiamento climatico. Tra le piccole imprese la sensibilità ai cambiamenti del clima va di pari passo con le azioni a favore dell’ambiente: la percezione dell’impatto sull’attività dell’impresa dei cambiamenti del clima si alza al 32,5% per le imprese che hanno adottato azioni a favore della sostenibilità ambientale.