1. Home
  2. Notizie e Mercato
  3. Le proposte di Italia Solare per il Decreto Rinnovabili

Le proposte di Italia Solare per il Decreto Rinnovabili

Energie rinnovabili di
Italia Solare ritiene importante mantenere la neutralità tecnologica per puntare alle tecnologie più efficienti ottenendo in tal modo più energia pulita al minor costo possibile per gli italiani

Italia Solare ha trasmesso al Ministero dello Sviluppo Economico alcuni suggerimenti su come migliorare il decreto sulle incentivazioni alle fonti rinnovabili per il triennio 2018-2020.

L’associazione ritiene importante mantenere la neutralità tecnologica per puntare alle tecnologie più efficienti,ottenendo in tal modo più energia pulita al minor costo possibile per gli italiani. Oggi di fatto, ricorda Italia Solare, le aste (fatta eccezione di pochissimi titolari di grandi aree in via di bonifica) sono riservate all’eolico a causa del divieto di incentivazione del fotovoltaico nelle aree agricole. La diversificazione per fonte è dunque ampiamente garantita e non vi sono ragioni per non premiare, almeno con i registri, gli impianti fotovoltaici laddove sono più convenienti rispetto ad altre fonti.

“Nell’ultima bozza di decreto ci sono certamente molti punti positivi di cui ne apprezziamo i contenuti, tuttavia riteniamo importante che possa essere considerata la possibilità di aumentare, almeno raddoppiandoli, i MWp dei contingenti da mettere a registro per consentire un reale sviluppo del mercato delle rinnovabili. Apprezziamo e chiediamo che sia confermata la frequente fissazione di aste, importante per dare tempo agli operatori di sviluppare adeguatamente i progetti e ridurre i costi, tenendo conto della diminuzione dei costi della tecnologia. Allo stesso modo valutiamo favorevolmente il fatto che siano previste agevolazioni per le aggregazioni di impianti ai fini dell’incentivazione”, ha commentato Paolo Rocco Viscontini, presidente di Italia Solare.

In tema di sostituzione dell’amianto, l’associazione valuta positivamente la decisione di incentivare gli impianti installati sugli edifici per sostituire le coperture in amianto tramite un incentivo maggiorato e con un contingente dedicato. Tuttavia, per meglio garantire il successo dell’iniziativa, è necessario assegnare il premio non solo alle eccedenze ma a tutta l’energia prodotta. Allo stesso modo è opportuno che sia consentita la cumulabilità con altri incentivi, se presenti, per la rimozione dell’amianto nei limiti consentiti dalla legislazione europea sugli aiuti di Stato.

L’associazione chiede che il criterio di accesso prioritario agli incentivi relativo all’utilizzo dei siti bonificati preveda in modo esplicito che i siti contaminati vengano bonificati prima dell’installazione degli impianti fotovoltaici.

Infine, sulla piattaforma per i contratti di vendita di energia, secondo Italia Solare, è necessario prevedere strumenti di supporto al finanziamento per i produttori di energia e di copertura del rischio per i clienti/consumatori/traders che decidono di acquistare direttamente energia a lungo termine.