La legalità negli appalti è imprescindibile per un’economia sana. Perciò va tutelata in ogni modo. Una mano tesa in questo senso arriva da un protocollo d’intesa firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, e da Comandante Generale della Guardia di Finanza, Gen. C.A. Giorgio Toschi. Ma in cosa consiste?
I dettagli dell’intesa tra Mit e GdF
L’accordo estende le sinergie in essere basate sul precedente memorandum sottoscritto nel settembre 2015. Con l’attuale riformulazione, alle attività di supporto garantite dalla Guardia di Finanza al servizio per l’Alta Sorveglianza sulle Grandi Opere del Ministero, orientate principalmente al monitoraggio delle iniziative infrastrutturali e degli insediamenti definiti di prioritario rilievo, si affiancano ulteriori profili di collaborazione con il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, finalizzati alla vigilanza sul mercato e presso i cantieri, relativamente al corretto utilizzo dei materiali e dei prodotti da costruzione.
In particolare, viene prevista la possibilità di avviare attività ispettive congiunte per verificare sia lo stato di avanzamento dei lavori che le caratteristiche delle materie prime e dei semilavorati utilizzati, rilevando la loro conformità rispetto alle regole di sicurezza dei prodotti, tipiche del settore delle costruzioni.
L’ambito dell’accordo, che vede il ruolo attivo del Nucleo Speciale Anticorruzione e del Nucleo Speciale Beni e Servizi della GdF, prevede anche la facoltà, per il Nucleo Speciale Spesa Pubblica e Repressione Frodi Comunitarie, di avviare autonomi approfondimenti operativi sulla base di segnalazioni provenienti dalla Direzione per lo Sviluppo del Territorio, la Programmazione e i Progetti Internazionali del Mit, in merito a lavori concernenti infrastrutture cofinanziate dallo Stato e dall’Unione Europea.
L’intesa costituisce, dunque, uno strumento di deciso potenziamento delle linee di tutela della legalità nel settore degli appalti pubblici e conferma in questo l’impegno deciso sia del Mit, sia della Guardia di Finanza come polizia economico-finanziaria, rafforzando il presidio del corretto utilizzo delle risorse pubbliche, a beneficio sia delle imprese che operano nel rispetto delle regole che dell’intera collettività, in termini di salvaguardia delle caratteristiche di sicurezza che devono presentare le opere pubbliche.