“La promessa del Governo di migliorare alla Camera il testo del decreto terremoto, approvato al Senato, inspiegabilmente non è stata mantenuta. C'erano tutti i tempi per entrare nel merito e correggere gli errori del decreto, tra cui quello pesantissimo del condono edilizio, e invece si è perso solo tempo tra Commissione e Aula. E soprattutto - dichiara Edoardo Zanchini, Vicepresidente nazionale di Legambiente - è stato innalzato un inspiegabile muro contro ogni richiesta di correzione del testo arrivando ad approvare oggi, senza modifiche, un provvedimento che riapre così i termini del condono edilizio del 2003. Non era mai successo che un evento calamitoso portasse a riaprire i termini della sanatoria. In questo modo si crea un precedente pericoloso, perché da domani altri territori potranno chiedere di non essere discriminati e avere anche loro il diritto alla sanatoria dopo una calamità naturale”.
“Il decreto - aggiunge Zanchini - rappresenta, dunque, un pessimo segnale e un passo indietro sul rispetto dei principi e delle regole che definiscono il patto di convivenza e di responsabilità tra i cittadini. La maggioranza che sostiene il Governo del cambiamento l’ha fatto, grazie anche al voto favorevole al Senato delle opposizioni. Legambiente continuerà a vigilare, a denunciare ogni forma di illegalità e a ribadire che per far decollare la ricostruzione nelle zone post sisma servono soluzioni di altro tipo a partire da interventi di sostegno ai Comuni, di semplicità e trasparenza nelle procedure, di innovazione, di qualità del lavoro, di partecipazione reale dei cittadini”.