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Legno-arredo: come sta andando il settore? Il report

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Legno-arredo: come sta andando il settore? Il report
Tra crisi e opportunità: il settore del legno-arredo affronta sfide globali, innovazione e sostenibilità per restare competitivo nel mercato internazionale

La manifattura italiana sta attraversando un periodo di crisi, con settori come moda e meccanica particolarmente colpiti. Anche il comparto del legno-arredo non ne è immune: nei primi undici mesi del 2024, la produzione di legno ha subito un calo del 4,9%, quasi il doppio rispetto alla media UE (-2,4%), mentre quella dei mobili è scesa del 2,8%, una contrazione comunque inferiore al -3,6% registrato in Europa.
Nonostante queste difficoltà, a dicembre le previsioni sugli ordini mostrano segnali di ripresa, con il settore dei mobili che torna in territorio positivo. Questi dati emergono dal report “2025, le prospettive per il legno-arredo”, presentato dall'Ufficio Studi di Confartigianato durante l'evento “Legno-Arredo tra Innovazione e Sostenibilità - Prospettive e sfide per il futuro”, tenutosi a Como il 16 gennaio 2025.
Durante il convegno, moderato da Federica Colombini di Confartigianato Como, hanno preso la parola Marco Bellasio, Presidente del Settore Legno Arredo di Confartigianato Como, e Maurizio Longhin, Presidente Nazionale Arredo. Tra i temi affrontati, il progetto “G4I - Gate for Innovation”, illustrato da Vittorio Blasoni, mirato a promuovere innovazione e sviluppo nel settore.

Il Regolamento “Deforestazione zero” e il suo impatto

Un punto centrale del dibattito è stato il Regolamento UE 2023/1115, noto come “Deforestazione zero”, approfondito da Guido Radoani di Confartigianato. La normativa impone ai produttori che immettono sul mercato comunitario o esportano fuori UE prodotti di legno di garantire che siano legali e con un rischio trascurabile di deforestazione. Per le micro e piccole imprese, le nuove regole entreranno in vigore dal 30 giugno 2026.

I trend del settore e le sfide per il futuro

Enrico Quintavalle, Responsabile dell'Ufficio Studi di Confartigianato, ha delineato lo stato del settore in Italia, con focus su Lombardia e Como. La produzione in Lombardia ha registrato un calo del 3,5% nel terzo trimestre 2024, peggiore solo rispetto a meccanica e moda. Sul fronte delle esportazioni, mentre la domanda tedesca di mobili italiani è calata del 10,4%, gli Stati Uniti hanno registrato un incremento del 4,3%, confermandosi il primo mercato per Monza e Brianza, Como e Milano. Tuttavia, possibili dazi USA potrebbero penalizzare il Made in Italy.
L'occupazione mostra segnali di debolezza e le imprese faticano a reperire personale qualificato, un problema aggravato dalla crisi demografica, che porterà in Lombardia a una riduzione del 7,5% della popolazione in età lavorativa nei prossimi vent'anni.

L'asse padano dei mobili e il ruolo dell'innovazione

Como si posiziona tra le prime province italiane per peso delle micro e piccole imprese nel settore del legno e mobili, dietro solo a Pesaro e Urbino, Pordenone e Treviso. Lombardia, Veneto e Friuli-Venezia Giulia formano un asse produttivo che fa delle 12 province coinvolte il terzo esportatore europeo di mobili, dopo Polonia e Germania.
Infine, il report di Confartigianato dedica una sezione agli investimenti digitali nel settore, evidenziando il legame tra innovazione e sostenibilità, elementi chiave per la crescita e la competitività del legno-arredo nei prossimi anni.