Edifici insicuri, obsoleti, inquinati e inquinanti. Città soffocate dalle polveri sottili. Case danneggiate da terremoti e insalubri. E’ la fotografia attuale del patrimonio edilizio abitativo in Italia, costruito per il 70% prima dell’introduzione delle norme antisismiche e sull’efficienza energetica.
Un patrimonio che non risponde più alle esigenze di salute e sicurezza dei cittadini e che necessita dunque di un profondo rinnovamento, non solo per migliorare la qualità della vita, ma anche per prevenire danni e rischi per le persone. Negli ultimi 50 anni, infatti, le vittime dei terremoti sono state più di 4mila e lo Stato ha speso in media 3 miliardi l’anno per ricostruire e riparare. E’ ora dunque di puntare a un programma serio di prevenzione e di riduzione dei rischi che ha nell’Ecobonus e Sismabonus due validi strumenti. Oggi, ad esempio, per manutenzione ordinaria si spendono all’anno circa 40 miliardi, circa la metà di quanto costerebbe un piano di manutenzione programmata (che darebbe valore aggiunto all’edificio e consentirebbe nel tempo risparmi economici importanti) per gestire la linea di sicurezza su tutti i fabbricati.
La filiera si appella perciò al Governo affinché con la prossima legge di bilancio confermi e potenzi queste misure indispensabili per attivare un grande piano di messa in sicurezza e riqualificazione degli edifici che i cittadini attendevano da tempo.
Scopo della campagna #EcoSismabonus, promossa dalla filiera delle costruzioni insieme ad Anaci e Legambiente, è, infatti, far conoscere ai cittadini le opportunità legate all’utilizzo dei bonus fiscali per realizzare a basso costo e in tempi rapidi efficaci interventi di ristrutturazione e riqualificazione della propria casa e di interi condomini.
Sul sito www.ecosismabonus.it tutte le informazioni e il materiale della campagna che sarà diffusa su tutto il territorio nazionale e anche attraverso i canali digitali.