La cedolare secca consiste in un regime facoltativo per le locazioni, che consiste nel pagamento di un’imposta sostitutiva dell’Irpef e delle relative addizionali (per la parte derivante dal reddito dell’immobile). L’Agenzia delle Entrate fornisce un chiarimento in merito, sollecitata dal seguente quesito di un contribuente.
“In caso di cessione di un contratto di locazione per il quale si pagava la cedolare secca bisogna versare l‘imposta di registro?”
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Sì, sulle cessioni dei contratti di locazione è comunque dovuta l’imposta di registro, anche se era stata esercitata l’opzione per il regime fiscale della cedolare secca.
Tra le imposte che la cedolare secca “sostituisce”, infatti, vi sono:
- l’Irpef e le addizionali relative al reddito fondiario prodotto dalle unità immobiliari alle quali si riferisce l’opzione;
- l’imposta di registro dovuta per le annualità contrattuali o per il minor periodo di durata del contratto per i quali si applica l’opzione;
- l’imposta di bollo dovuta sul contratto di locazione;
- l’imposta di registro e l’imposta di bollo, se dovuta, sulle risoluzioni e sulle proroghe del contratto di locazione (se alla data della risoluzione anticipata è in corso l’annualità per la quale è stata esercitata l’opzione per la cedolare secca o se viene esercitata per il periodo di durata della proroga).
La cedolare secca non sostituisce, invece, l’imposta di registro dovuta per la cessione del contratto di locazione.