In molti casi andare a vivere in città rappresenta una necessità, dettata prevalentemente da motivi di lavoro o di studio. Si sceglie spesso la formula dell’affitto, più “flessibile” rispetto all’acquisto dell’abitazione. Analizziamo questo fenomeno.
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha preso in esame le locazioni realizzate attraverso le agenzie Tecnocasa e Tecnorete in alcune grandi città italiane nel primo semestre del 2019, per comprendere meglio quali siano stati gli spostamenti sul territorio da parte degli inquilini. Per ogni grande città si è calcolata la percentuale di inquilini già residenti in città, la percentuale di persone che hanno affittato in città arrivando dall’hinterland e la percentuale di coloro in arrivo da altre province italiane.
Quali sono le metropoli che richiamano più inquilini da fuori?
L’analisi ha messo in evidenza che Milano e Torino sono le metropoli con le percentuali più alte di locazioni da parte di persone in arrivo da altre province. Anche nel 2018 la stessa analisi aveva determinato Milano come la città con il più alto afflusso di inquilini in arrivo da altre province italiane.
In particolare a Milano si registra il 67,4% di affitti da parte di residenti, il 28,1% di affitti da parte di persone in arrivo dalle diverse province e il 4,5% in arrivo dall’hinterland. Nel capoluogo lombardo, infatti, prevale nettamente la presenza di lavoratori trasfertisti, la città si conferma come il principale polo attrattivo per quanto riguarda il lavoro. Rispetto al primo semestre del 2018, si registra un lieve aumento della percentuale di inquilini già residenti in città, si passa infatti dal 64,1% all’attuale 67,4%, mentre si evidenzia una leggera contrazione della percentuale di inquilini in arrivo da altre province, dal 30,8% si passa al 28,1%.
Anche Torino evidenzia alte percentuali di inquilini in arrivo da fuori città: il 59,6% delle locazioni riguarda persone già residenti a Torino, il 23,0% degli affitti è stato concluso da soggetti in arrivo da altre province e il 17,4% arrivano dall’hinterland. Anche a Torino sono lavoratori fuori sede e studenti universitari a determinare una buona presenza di inquilini in arrivo da altre province. Rispetto al primo semestre del 2018, si evidenzia un aumento della percentuale di inquilini in arrivo dalla provincia di Torino, si passa infatti dal 9,4% all’attuale 17,4%.
Roma segnala un 78,3% di inquilini che già vivevano nella Capitale, mentre gli inquilini in arrivo da altre province e dall’hinterland si attestano rispettivamente al 15,7% ed al 6,0%. Rispetto ad un anno fa, aumenta la percentuale di coloro che arrivano da altre province, si passa dal 10,0% all’attuale 15,7%, ed aumenta anche la percentuale di persone in arrivo dalla provincia di Roma, che sale dal 3,3% al 6,0%.
Napoli e Palermo sono le città che segnalano le percentuali più basse di affitti conclusi da persone in arrivo da altre province, rispettivamente solo il 4,5 ed il 4,7%. La maggior parte degli inquilini infatti è già residente in città, in particolare a Napoli dove si tocca il 92,4%. Si tratta infatti di mercati alimentati soprattutto da coppie e famiglie già residenti in città, mentre si registra una bassa presenza di lavoratori trasfertisti e di studenti universitari.