Lutto nel mondo dell’architettura, <br> si è spenta a 65 anni Zaha Hadid

Professione di Marco Zibetti
Un infarto a seguito di una polmonite ha stroncato l’archistar britannica di origine irachena. In Italia aveva lavorato moltissimo: suo l'edificio del Maxxi, il museo delle arti del XXIesimo di Roma

Il mondo dell’architettura piange la scomparsa di una delle sue stelle più brillanti. Zaha Hadid è morta d'infarto in un ospedale di Miami dove si trovava per curare una polmonite.

L'architetto britannico di origine irachena aveva 65 anni. In Italia aveva lavorato moltissimo: suo l'edificio del Maxxi, il museo delle arti del XXIesimo di Roma.

“È con grande tristezza che Zaha Hadid Architects conferma che Zaha Hadid è deceduta all'improvviso a Miami. Soffriva di una bronchite contratta qualche giorno fa e ha avuto una crisi cardiaca nel corso delle cure ospedaliere”. Con questa nota il suo studio d’architettura ha diffuso la notizia.

Zaha Hadid era ampiamente considerata il più grande architetto donna del mondo. Nata a Baghdad nel 1950, aveva studiato matematica all'università americana di Beirut prima di completare la sua formazione alla prestigiosa Architectural association di Londra, dove si diplomò nel 1977 e tornò in seguito a insegnare.

Tra i suoi progetti più famosi spiccano il trampolino di salto con gli sci di Innsbruck, in Austria e l’Opera House di Guangzhou in Cina. Ideò anche il centro per gli sport acquatici per le Olimpiadi di Londra del 2012 e doveva realizzare lo stadio olimpico di Tokyo 2020, ma il suo progetto, giudicato troppo costoso, fu abbandonato.

Prima donna a ricevere il prestigioso Pritzker Prize nel 2004, fu pure la prima a vincere la medaglia reale britannica per l'architettura nel 2015, dopo archistar del calibro di Jean Nouvel, Frank Gehry e Oscar Niemeyer.


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