I liberi professionisti non sono tutelati come gli altri lavoratori in caso di malattia o di infortunio. Ma ora sembra che qualcosa stia cambiando. Approfondiamo la questione.
Dopo la pausa per le festività, è ripreso l’iter di un apposito disegno di legge. In occasione delle precedenti audizioni i rappresentanti dei professionisti italiani avevano avuto modo di giudicare con favore un'iniziativa che va a colmare una lacuna presente nella nostra legislazione, soprattutto in considerazione del fatto che, spesso, le scadenze degli adempimenti burocratico-amministrativi creano responsabilità troppo gravi per i professionisti.
Lo scorso 15 dicembre il Comitato unitario delle professioni (Cup) e la Rete delle professioni tecniche (Rpt), per voce dei presidenti Marina Calderone e Armando Zambrano, a nome dei Consigli nazionali degli Ordini e dei Collegi ai quali sono iscritti oltre due milioni di professionisti, hanno sostenuto con forza l'approvazione in sede deliberante del disegno di legge. In particolare considerando il singolare momento storico, con migliaia di professionisti vittime del Covid-19, hanno chiesto una veloce approvazione del ddl.
La deroga all'iter legislativo tradizionale era stata appoggiata, tra gli altri, dalla presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, che aveva riconosciuto la necessità di una corsia privilegiata in forza dell'attuale situazione emergenziale.
Cup e Rpt auspicano una rapida approvazione
A questo proposito CUP e RPT auspicano che le forze politiche rispettino gli impegni assunti e che si possa giungere ad una rapida approvazione di un provvedimento che garantisca anche ai professionisti il diritto alla salute, al pari di tutti gli altri cittadini e lavoratori.
Allerta Covid-19
Inutile nasconderlo. Il Covid-19 è tornato a far paura. Lo testimonia l’esplosione dei numeri relativi ai nuovi contagi. E la nostra conoscenza di questo virus è ancora troppo limitata per sapere con precisione cosa succederà nei prossimi mesi.
Certamente verranno emanate altre misure restrittive, nella speranza di non dover ricorrere a un nuovo lockdown. Uno scenario che tutti vorremmo evitare ma che, ad oggi, non è possibile escludere.
Come comportarsi in un contesto del genere? La scelta migliore è quella di farsi trovare pronti ad ogni evenienza, riorganizzando la nostra vita e le nostre abitudini sociali e lavorative.
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