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MARCHE: INAUGURATA LA PRIMA CENTRALE BIOMASSE DELLA REGIONE

Energie rinnovabili di
Ad Apiro un modello di riferimento per tutti

La prima centrale a biomasse delle Marche è nata ad Apiro. Ieri, domenica 30 marzo, un breve momento di confronto con tecnici e amministratori, poi l'inaugurazione ufficiale, con la banda in testa e la soddisfazione generale della cittadinanza.

Vi hanno partecipato il presidente Gian Mario Spacca, gli amministratori locali, il presidente della Provincia di Macerata Silenzi, il Prefetto, studiosi, non solo dell'Universita` delle Marche.

”Un bell'esempio di come si possano utilizzare i finanziamenti europei - ha detto i Presidente Spacca - di come si possa dare un contributo autonomo a problemi come l'effetto serra, il deficit energetico (il 50% nelle Marche, un punto nero, ha sottolineato), di come comunità e istituzioni possano collaborare insieme, mettendo in campo una grande capacità di organizzazione per essere protagonisti, dando risposte concrete al disegno regionale che ricerca l'equilibrio tra valorizzazione del territorio, esigenze dello sviluppo e coesione sociale. Insomma un modello ' ha sottolineato - per tutte le Marche: è bello vedere, ha aggiunto, come proprio un piccolo centro riesca a sintetizzare questo spirito.

La centrale a biomasse “1200 KW” assicura energia termica per il riscaldamento e la produzione di acqua calda degli edifici di proprietà del Comune: oltre al Municipio, la scuola elementare e quella media, il teatro Mestica, la casa di riposo, ma già guarda avanti in due direzioni: la produzione di energia elettrica e l'erogazione dei servizi alle aziende e alle abitazioni private.

Il sindaco Settimio Novelli, ha ricordato come nasce la consapevolezza ambientale, in un comune che già sperimenta il fotovoltaico per la scuola materna, la raccolta differenziata dei rifiuti e che, avendo a disposizione un terreno agricolo, ha stabilito di ricavarci una piantagione di pioppi che poi è quella che principalmente alimenta la centrale, insieme a paglia e altri prodotti dell'agricoltura.

L’impatto ambientale, in termini di costruzione dell'impianto, è praticamente nullo; in termini di emissione di CO2 non ci sono problemi (si utilizza cippato proveniente da pioppi e l'anidride carbonica assorbita per fotosintesi dalle piante addirittura supera quella risultante dalla combustione); in termini di produzione di PM10, una significativa riduzione visto che l'alta temperatura che si utilizza è molto superiore a quella normalmente usata e quindi dalla combustione si creano meno residui.

Gli aspetti tecnici sono stati illustrati dall'assessore comunale Roscani e da Elonora Maldini dell'Università di Agraria di Ancona, struttura che ha svolto un ruolo importante nell'esecuzione del Progetto; mentre Andrea Bordoni, dell'assessorato all'Agricoltura della Regione, anche nel suo ruolo di moderatore, ha avuto modo di spiegare il senso del Progetto e come questo si inserisca nella politica della Regione di privilegiare fonti innovative, tenendo d'occhio la logica di filiera: è così per quella foreste-agricoltura-legno-energia (l'esempio di Apiro), quella che deriva direttamente dalle coltivazioni agricole che danno olio (girasole, colza), e quella che porta al biogas (residui dei liquami misti ad altre produzioni agricole). Diversi progetti sono in essere.

Tra gli altri ospiti presenti, anche Stefano Cevernini responsabile di Certiquality che ha consegnato il certificato UNI ISO 14001/2004 al Comune di Apiro.

Fonte: Ufficio Stampa Regione Marche