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Mercato immobiliare: cosa aspettarsi dal 2020?

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Mercato immobiliare: cosa aspettarsi dal 2020?
Il 2019 è stato un anno con diversi aspetti positivi: le compravendite chiuderanno in crescita, i prezzi nelle grandi città si sono ripresi. Ora guardiamo al futuro

Dietro a ogni investimento c’è necessariamente un rischio. Più si è informati, meno si rischia. Per questo chi punta sul mercato immobiliare dovrebbe documentarsi il più possibile.

Qui riportiamo un utilissimo intervento: si tratta delle previsioni per il 2020 di Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.

“Il 2019 è stato un anno con diversi aspetti positivi per il mercato immobiliare: le compravendite chiudono in crescita, i prezzi nelle grandi città si sono ripresi, mentre, nelle realtà più piccole, la stabilità dei valori sembra ormai raggiunta. Un indice importante per capire il trend positivo di mercato è la riduzione delle tempistiche di vendita, che conferma l’esistenza di una domanda molto vivace e di un’offerta che continua a ridursi in alcune realtà, soprattutto per le tipologie di migliore qualità”.

Le previsioni per l’anno in corso

“L’anno appena iniziato non avrà un andamento molto diverso: l’interesse per l’immobile, sia come prima casa sia per investimento, è sempre molto vivo, come dimostra la crescita delle richieste raccolte dalle agenzie del Gruppo Tecnocasa. Gli investitori continuano ad essere attratti dall’asset immobiliare, soprattutto in quelle città che per flussi turistici, studenteschi e di lavoratori fuori sede sono sempre molto interessanti in termini di rendimenti. I canoni di locazione, infatti, sono attesi ancora in aumento, soprattutto in quelle aree in cui l’offerta scarseggia a fronte di una domanda sempre più elevata”.

“A livello di compravendite ci aspettiamo una chiusura intorno a 600-610 mila transazioni per il 2020. I prezzi nelle grandi città saranno in leggera salita (tra +1% e +3%), con Milano ancora una volta a fare da traino”.

“Un trend, intravisto nel 2019 e che riteniamo possa confermarsi anche nel 2020, è la ripresa delle zone periferiche delle metropoli e dell’hinterland delle grandi città. Queste realtà risulteranno dinamiche in termini di transazioni, ma piuttosto stabili a livello di valori, con probabili eccezioni positive per i Comuni della prima cintura delle grandi metropoli, influenzati dall’andamento di queste ultime e per i capoluoghi di provincia in cui sono in corso interventi di riqualificazione”.

“Ci aspettiamo ritocchi verso l’alto dei valori anche nelle località turistiche, soprattutto se si doteranno di infrastrutture e potenzieranno i servizi ai turisti. Le nuove costruzioni potranno vedere un aumento dei valori, soprattutto se rispondenti a criteri di efficienza energetica e di qualità costruttiva, così come le abitazioni signorili: per entrambe le soluzioni abitative c’è, infatti, bassa offerta. Tra i costruttori, però, la prudenza sarà ancora presente, tranne nel caso di operazioni con margine certo. I tempi di vendita dovrebbero ridursi ancora”.

“Il fermento del mercato immobiliare è stato sostenuto, in primo luogo, dall’andamento positivo del settore del credito. I mutui resteranno ancora favorevoli nel 2020, il mercato del credito non si discosterà molto dai risultati del 2019 e questo depone a favore di un discreto dinamismo del mercato immobiliare. Sappiamo però che su di esso grava sempre l’incognita dell’andamento dell’economia, dell’occupazione, dell’incertezza e della fiducia”.