Fra le misure anticrisi introdotte con la Legge 201 del 22 dicembre 2008 è stata prevista la possibilità per le amministrazioni pubbliche di aggiudicare i lavori fino a 500 mila euro ricorrendo alla procedura negoziata senza l’obbligo di pubblicazione del bando.
Il provvedimento rappresenta un cambio di orientamento da parte dello Stato, consapevole di come le procedure aperte non sempre hanno garantito in passato il raggiungimento degli obiettivi di efficienza, economicità e tutela dell’interesse pubblico.
Affidando alle singole amministrazioni e non più a un meccanismo automatico il potere decisionale delle singole fasi di affidamento, d’ora in poi l’aggiudicazione potrà essere il risultato di una scelta più consapevole.
Per chiarire gli indirizzi politici e amministrativi in tema di opere pubbliche, l’assessore ai Lavori pubblici, Massimo Giorgetti, ha partecipato ieri mattina al convegnola procedura negoziata nei lavori pubblici e nelle opere di urbanizzazione promosso da Regione del Veneto, Veneto Strade e Ance Veneto, presso il Centro Congressi Laguna Palace di Mestre, Venezia.
“Un incontro molto importante - ha spiegato l’assessore - perché nell’attuale congiuntura economica e finanziaria la procedura negoziata può davvero rivelarsi uno strumento di rapida applicazione delle politiche di rilancio del Paese.
Alle imprese venete chiedo di avere il coraggio di utilizzate tutti gli strumenti che la nostra regione ha messo a disposizione per superare la difficile congiuntura finanziaria che stiamo attraversando. Siamo convinti che sostenere e supportare il comparto perché superi con successo l’attuale crisi economica globale significa essenzialmente non perdere un tessuto socio economico che altrimenti non sarebbe più recuperabile. Salvare un’impresa vuol dire prima di tutto valorizzare il nostro territorio e tutelare le nostre professionalità."
L’attenzione della Regione del Veneto non è solamente per le grandi opere, ma anche per i piccoli e per i medi interventi che qualificano le nostre città e le nostre province e mettono in movimento il sistema produttivo locale.
L’assessore ha, poi, ricordato con una certa soddisfazione che nella gestione dei lavori pubblici la nostra regione ha fatto scuola: il Governo nazionale ha adottato gli stessi procedimenti per agevolare l’iter burocratico e per semplificare le procedure votati dalla Giunta veneta.
Per l’assessore sono mirate e concrete le politiche finanziate dal Veneto per l’edilizia. Basta pensare al “piano casa” che è stato varato prima di qualsiasi iniziativa nazionale trattandosi di materia di competenza regionale; ai bandi di edilizia residenziale pubblica a sostegno degli affitti calmierati o dei mutui agevolati con oltre 100 milioni di euro; al “fondo etico veneto casa” in sinergia con le fondazioni bancarie e con 200 milioni di euro di possibili investimenti; al nuovo piano vendita dell’edilizia pubblica con risorse da reinvestire per più di 100 milioni di euro; ai piano di sostegno per i comuni e gli enti locali con a disposizione 300 milioni di euro per l’anno in corso.
“Mi piace ricordare in questa sede - ha commentato Massimo Giorgetti - che siamo la prima regione ad avere introdotto il premio velocità del 10 per cento il primo anno e del 20 per cento il secondo per le amministrazioni locali che rapidamente appaltano i cantieri e realizzarono le opere. Non si deve, inoltre, scordare che abbiamo votato una delibera di Giunta che chiarisce e semplifica l’iter per le opere di urbanizzazione. Infine, si può anticipare che prestissimo proporremo una legge regionale obiettivo per le piccole opere.”
“Non si può accettare - ha concluso l’assessore - che valgano le stesse regole per edificare il passante di Mestre e il Ponte di Messina e per ricostruire una scuola elementare di un piccolo comune veneto o una caserma dei carabinieri di una qualsiasi provincia: ben venga pertanto la procedura negoziata nell’interesse dei cittadini, delle imprese e delle amministrazioni locali.”