MSE, 77 milioni per il fotovoltaico al Sud

Energie rinnovabili di Marco Zibetti
Il Ministero dello Sviluppo Economico mira ad agevolare la produzione di energia elettrica dal Sole. Scajola: “Necessario dare concretezza alla politica energetica del Governo e guardare a futuri sviluppi”


Il Ministero dello Sviluppo Economico avvia una serie di interventi per rendere meglio e più facilmente utilizzabile l’energia elettrica prodotta da impianti fotovoltaici al Sud.

È stata infatti firmata una convenzione tra la Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo Economico e l’Enel Distribuzione per l’attuazione di un programma triennale di interventi, per complessivi 77 milioni di euro, per rendere l’assetto della rete di distribuzione dell’energia elettrica in media tensione più favorevole all’inserimento e all’utilizzo di energia prodotta da impianti fotovoltaici di piccola taglia (ossia con una potenza installata compresa tra 100kW e 1MW) in alcune aree pilota in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia.

Questo intervento”, ha spiegato il Ministro Claudio Scajola, “punta a dare concretezza alla politica energetica del Governo Berlusconi, che prevede al 2020 la produzione del 25% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili. Non basta, infatti, che aumenti la produzione da tali fonti, ma serve che essa sia concretamente fruibile e funzionale all’intero sistema, cioè possa essere convogliata nella rete elettrica nazionale.

È quindi necessario che le reti elettriche si sviluppino in modo da far fronte alle nuove esigenze degli impianti di generazione distribuita, con un impegno straordinario da parte dei concessionari di rete e con il sostegno delle istituzioni. Flessibilità, economicità e affidabilità dovranno essere gli elementi chiave dello sviluppo del settore nel prossimo futuro”, ha concluso il Ministro.

Il programma di investimenti sulle reti intelligenti, note anche come “smart grids”, rappresenta un passaggio rilevante per l’attuazione del Programma Operativo Interregionale (POI) Energia che, in linea con gli obiettivi e le misure individuate dalla Strategia di Lisbona per il rilancio della competitività europea, costituisce lo strumento attraverso il quale sta dando attuazione al Quadro Strategico Nazionale 2007-2013 in materia di energia elettrica.

Il POI Energia, che coinvolge diversi soggetti istituzionali (Ministero dello Sviluppo Economico, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare) e anche le “Regioni Convergenza” (Calabria, Campania, Puglia e Sicilia), ha tra i suoi principali obiettivi l’aumento della quota di energia da fonti rinnovabili e il miglioramento dell’efficienza energetica, promuovendo le opportunità di sviluppo locale.

Al POI Energia sono assegnate risorse provenienti dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) e dal contributo nazionale ex legge n. 183/87, a cui si aggiungono quelle destinate al Fondo per le Aree Sottoutilizzate (FAS).

La Direzione generale per l’energia nucleare, le energie rinnovabili e l’efficienza energetica del Ministero dello Sviluppo Economico è stata individuata come organismo intermedio di attuazione del Piano per le linee di attività su reti elettriche, fonti rinnovabili e geotermia.


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