Dal prossimo 1 Maggio sarebbe dovuto entrare in vigore il nuovo Mud (modello unico di dichiarazione) per i rifiuti. Le imprese avrebbero dovuto trasmettere il modello alla Camera di Commercio in via telematica.
Si evidenzia che la proroga, assicurata dal Ministero dell'Ambiente per il vecchio Mud, ad oggi ancora non è stata emanata. Anche se entro la fine della prossima settimana quasi sicuramente verrà pubblicato un provvedimento che correggerà gli effetti negativi dell'obbligo di cambiare, solo per quest'anno e per il primo semestre della dichiarazione del 2011, il vecchio modello cartaceo del 2002. Dovrebbe, quindi, restare in vigore il vecchio modello fino al passaggio definitivo al nuovo sistema digitale.
La promessa fatta dal Ministero dell'Ambiente sulla proroga del vecchio Mud , ha indotto molte imprese a non attivare lo studio e l'applicazione del nuovo modello Mud. Il Ministero dell'Ambiente per semplificare la situazione attuale potrebbe ricorrere, in extremis, o a nuovo decreto del presidente del Consiglio che sostituisca quello istituito del Mud elettronico (novembre 2008), oppure un decreto legge inerente la questione dei rifiuti aziendali.
Si sottolinea che quando entrerà in vigore il nuovo sistema digitale, di non facile compilazione e con costi più rilevanti rispetto al precedente, le imprese dovranno dichiarare:
- L'attività di trasporto di propi rifiuti pericolosi (scheda RIF) e di gestione di impianti mobili di trattamento;
- Lo svolgimento di operazioni di impiego agronomico di rifiuti e attività di ripristino ambientale con i rifiuti (modulo MG-EST);
- I risultati dell'attività svolta dai Consorzi istituiti per recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti ("sezione consorzi" e del Conai ("sezione consorzi" e "sezione imballaggi");
- La gestione di impianti di trattamento e recupero o di centri di Raccolta di Raee (comunicazione Raee).
