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Mutui: a quanto ammonta lo stock in essere?

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Mutui: a quanto ammonta lo stock in essere?
Diamo un’occhiata allo stock di mutui in essere concessi alle famiglie italiane per l’acquisto dell’abitazione e avanziamo anche qualche previsione

L’accesso al credito è di vitale importanza per il mercato immobiliare. I mutui, infatti, sono lo strumento a cui ricorre la maggior parte degli italiani che acquistano casa. Come sta andando da questo punto di vista?

L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato i dati di Banca d’Italia relativi allo stock di mutui in essere concessi alle famiglie. Tracciandone il trend storico, è emerso che nel terzo trimestre 2020 è stato registrato lo stock di mutui in essere più alto di sempre, raggiungendo quota 335.299 milioni di euro. E’ dal terzo trimestre del 2015 che lo stock dei mutui circolanti cresce con costanza. Ed anche in questo terzo trimestre 2020 si registra un nuovo massimo storico, superando quindi anche il precedente.

Il ritmo con il quale crescono le consistenze è tuttavia in contrazione, segno che lo scenario che ci aveva contraddistinto negli ultimi anni ha subito una variazione anche in virtù dell’emergenza sanitaria che stiamo affrontando: +1,6% su base annua (+0,58% su base trimestrale). Alla luce dei favorevoli tassi di mercato con i quali sono stati collocati i finanziamenti durante l’ultimo triennio, la composizione dello stock è in buona parte composta da finanziamenti a tasso fisso, il che presuppone un minor rischio, sia in capo alle famiglie sia in capo agli istituti eroganti.

Le prospettive per i prossimi mesi

Cosa dobbiamo aspettarci per la chiusura del 2020 e per il 2021? Si delinea un panorama poco favorevole al proseguimento del trend di crescita del credito alla famiglia per l’acquisto dell’abitazione. Gli ultimi dati riguardanti le erogazioni restano tuttavia meno negativi di quel che ci si potesse aspettare, pertanto permangono buone probabilità che anche nel quarto trimestre assisteremo ad un’ulteriore crescita dello stock circolante, tendenza che potrà poi proseguire fino all’inizio del 2021.