I “mutui misti”, cioè quelli in cui è possibile passare dal tasso fisso al tasso variabile e viceversa, danno diritto alla detrazione degli interessi passivi? Se sì, come la si può richiedere? Lo chiarisce l’Agenzia delle Entrate, rispondendo al seguente quesito di un contribuente.
“Ho acceso un solo mutuo per acquistare la mia abitazione principale e per ristrutturarla. Il contratto non specifica, però, l’importo del mutuo destinato all’acquisto. Posso comunque usufruire, e per quale importo, della detrazione degli interessi passivi per l’acquisto dell’immobile?”
Paolo Calderone risponde su FiscoOggi
Premesso che la destinazione del mutuo per l’acquisto dell’abitazione potrebbe anche risultare nel contratto di compravendita dell’immobile o da altra documentazione della banca mutuante, l’Agenzia delle Entrate ha spiegato che per i mutui “misti”, in assenza di un documento che distingua le differenti finalità e i relativi importi, il contribuente può avvalersi di una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (articolo 47 del Dpr n. 445/2000).
In essa egli dovrà attestare quale somma è imputabile all’acquisto dell’abitazione e quale alla ristrutturazione. Sulla base di questo documento, in presenza delle altre condizioni previste dalla legge, il contribuente potrà così richiedere la detrazione degli interessi passivi per l’acquisto dell’abitazione (circolare n. 20/2011).