La Giunta regionale del Veneto, dopo aver recepito lo scorso anno il Regolamento Edilizio Tipo (RET), derivante dall’intesa raggiunta in sede di Conferenza Stato-Regioni ed Enti Locali nell’ottobre del 2016, finalizzato a uniformare e semplificare le norme e gli adempimenti nel campo dell’edilizia, ha approvato le “Linee guida e i suggerimenti operativi”, che i Comuni potranno utilizzare per l’adeguamento del proprio regolamento edilizio al RET, e le “Definizioni Uniformi”, che hanno incidenza sulle previsioni dimensionali.
“È il risultato del lavoro che ha svolto in questi mesi il Tavolo Tecnico Permanente (TTP) regionale con la preziosa collaborazione di ANCI Veneto - spiega l’assessore regionale al territorio e all’urbanistica, Cristiano Corazzari -: un utile sussidio operativo che i Comuni potranno utilizzare, in tutto o in parte, per l’adeguamento del proprio regolamento edilizio”.
Importante è il contenuto del “Quadro delle Definizioni Uniformi”, nel quale sono state individuate quelle aventi “incidenza sulle previsioni dimensionali”, che potranno esplicare la loro capacità conformativa solo a seguito della successiva approvazione di strumenti urbanistici redatti in funzione di tali definizioni.
Ora, ai sensi della legge regionale 15/2018 (“Legge di semplificazione e di manutenzione ordinamentale 2018), i Comuni potranno redigere la variante conseguente al recepimento delle Definizioni Uniformi del Regolamento Edilizio Tipo e la variante urbanistica finalizzata all’adeguamento ai contenuti della legge regionale sul contenimento del consumo di suolo, nel termine di 18 mesi dall’approvazione del provvedimento della Giunta Regionale di ripartizione delle quantità di suolo consumabile.
“Il Tavolo Tecnico - sottolinea l’assessore - ha valutato tutti gli apporti collaborativi pervenuti, in particolare dalle categorie economiche e produttive e dagli Enti Locali, individuando le opportunità fornite dal RET affinché l’adeguamento ad esso possa rappresentare un’occasione di semplificazione concreta a vantaggio di cittadini, professionisti, imprese e amministrazioni. Nel contempo, sono stati approntati i necessari contributi affinché i Comuni veneti siano il più possibile sollevati dagli oneri amministrativi e procedurali discendenti dall’obbligo di adeguamento”.
“In una recente nota che ho inviato ai Comuni - ricorda l’assessore - ho richiamato la volontà della Regione di individuare un percorso di recepimento del RET che coniughi le esigenze di armonizzazione della disciplina edilizia con la salvaguardia dell’autonomia degli Enti locali veneti e con le esigenze di semplificazione amministrativa, illustrando come, in attuazione del principio di invarianza urbanistica, le Definizioni Uniformi aventi incidenza sulle previsioni dimensionali, esplichino il loro effetto giuridico conformativo solo dal momento dell’approvazione dei futuri strumenti urbanistici”.
“Avvieremo ora - conclude l’assessore - l’organizzazione di convegni, seminari e workshop a supporto delle Amministrazioni comunali e delle associazioni di categoria interessate, al fine di consentire una corretta ed estesa applicazione delle indicazioni contenute nel provvedimento che abbiamo approvato”.