E’ noto che i periodi di congiuntura economica possono essere considerati come opportunità, se sfruttati per il passaggio a una maggiore consapevolezza di sé in relazione al sistema nel quale siamo tutti – individualmente e collettivamente – integrati e connessi. Per quanto possa sembrare una contraddizione, sono proprio i momenti di crisi a determinare aperture inaspettate che solitamente generano politiche di innovazione.
“Rivedere l’utilizzo delle risorse aziendali non significa porre in atto strategie che rispondono esclusivamente a criteri di risparmio dei costi – dice Andrea Certo, Amministratore Delegato di Oil & Steel –. Un criterio da considerare attentamente è invece quello che mette in relazione il rapporto tra le risorse impiegate e i benefici ricevuti, ridisegnando le pianificazioni con programmi e attività che portino benefici certi e misurabili. Forse non è ancora prassi generalizzata quella di analizzare dettagliatamente il ritorno di un investimento. Ma è obbligo delle aziende leader farlo per primo”.
In questo senso Oil & Steel ha riconsiderato il proprio impegno relativo alle risorse impiegate nella comunicazione, ripensando scelte che in passato potevano essere fatte anche solo per consuetudine e rivedendo le proprie strategie relative alla partecipazione a eventi fieristici con una più attenta riflessione tesa ad approfondire la connessione con gli effettivi ritorni.
La disponibilità di strumenti innovativi quali internet e un diverso approccio alla mobilità individuale ha ridimensionato l’efficacia e anche l’appeal delle tradizionali manifestazioni fieristiche che negli anni passati hanno fatto da traino allo sviluppo. Una minore presenza di visitatori e di espositori, una penuria di innovazioni tecnologiche e di contenuti, e dall’altra un esplosione numerica degli eventi, hanno reso questi appuntamenti meno interessanti dal punto di vista del business.
“Lo stesso concetto di marketing mix, che sottointende alla necessità di una presenza di questo tipo, si sta evolvendo nella medesima direzione, trasferendo il valore degli investimenti verso eventi ad elevato contenuto relazionale” prosegue Certo.
Organizzatori e operatori si interrogano, chiedendosi se la fiera tradizionale sia realmente oggi un imprescindibile punto di incontro di “persone, idee e prodotti”. Talune manifestazioni secondo Oil & Steel non garantiscono più una quantità e qualità di contatti rapportabile agli investimenti richiesti. “E’ nostro parere che le aziende leader di settore, connotate come entità industriali e quindi in grado di maturare scelte strategiche in piena consapevolezza, debbano guidare questo cambiamento. Per Oil & Steel significa indirizzare le risorse destinate verso iniziative che portino benefici a tutti gil stakeholder connessi con l’azienda (distributori, dealer, partner, clienti, tessuto sociale …). La direzione nella quale Oil & Steel sta muovendo i propri passi, quindi, privilegia la possibilità di incontrare direttamente i clienti potenziali dando loro, ad esempio, la possibilità di provare le nostre piattaforme aeree, cosa spesso non possibile all’interno dei contesti fieristici, rafforzando allo stesso tempo gli investimenti nei servizi post vendita"
Nel contesto di un’ottimizzazione delle risorse che devono evolversi verso una nuova direzione, Oil & Steel ha rivisto anche l’approccio alla comunicazione organizzativa integrata puntando decisamente, con ritorni già piuttosto significativi, sui nuovi canali disponibili nella rete, che consentono di moltiplicare i contatti intercettando nuove fasce di clientela potenziale in modo rapido, preciso e conveniente.
“Ancorché la scelta di non partecipare ad alcune delle manifestazioni fieristiche – conclude l’AD di Oil & Steel – possa essere erroneamente o strumentalmente interpretata come un segnale di debolezza e utilizzata, secondo un vecchio refrain del passato, come argomento pretestuoso da parte della concorrenza, Oil & Steel ritiene che è proprio in uno scenario di riorganizzazione proattiva che si concretizzano le migliori strategie aziendali, quelle che differenziano i leader di mercato dagli “altri”. Le scelte coraggiose e innovative appartengono, infatti, a chi desidera guidare il mercato da protagonista, anziché limitarsi a subirlo”.