Tra le priorità del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile, presieduto da Enrico Giovannini, c’è quella di velocizzare la realizzazione delle opere pubbliche. Ma qual è il piano per raggiungere l’obiettivo?
Il Ministro ha incontrato in videoconferenza i 29 Commissari Straordinari che gestiranno 57 opere pubbliche, per un valore di circa 83 miliardi di euro, nominati il 16 aprile con la firma dei DPCM da parte del Presidente del Consiglio dei Ministri. La riunione, annunciata dal Ministro nei giorni scorsi e molto apprezzata dagli stessi Commissari, è stata la prima occasione di confronto per costruire un approccio innovativo e un nuovo metodo di lavoro basato sulla massima collaborazione con il MIMS, considerata l’importanza per il Paese del rilancio delle opere pubbliche in chiave sostenibile.
“Il metodo di lavoro che abbiamo impostato e condiviso insieme a tutti i Commissari rappresenta un'importante innovazione - ha commentato il Ministro Enrico Giovannini -. Sono state concordate le modalità per il monitoraggio dello stato di avanzamento delle attività, così da assicurare una piena trasparenza nei confronti dell'opinione pubblica. Abbiamo anche definito le modalità attraverso cui il Ministero agevolerà il lavoro dei Commissari nell'ottica della massima velocità di esecuzione delle opere”. In particolare, il Ministero ha creato un punto di contatto per agevolare lo scambio di informazioni rilevanti ai fini del monitoraggio, di elaborare indirizzi e indicatori relativi alla progettazione e esecuzione delle opere nella prospettiva della sostenibilità e nel rispetto dell'accordo sottoscritto a dicembre 2020 con le Organizzazioni sindacali anche in un’ottica di ottimizzazione dei turni di lavoro. “Nella visione contenuta nel nuovo nome del Ministero - aggiunge Giovannini - le infrastrutture sono il cuore dello sviluppo sostenibile, in linea con i principi dell’Agenda 2030 dell’Onu e le linee strategiche del Next Generation EU. Come indicato anche dal G20, attraverso infrastrutture sostenibili si genera una crescita inclusiva, resiliente e sostenibile da tutti i punti di vista, contribuendo al tempo stesso a migliorare l’accesso ai servizi per i cittadini e le imprese, migliorando il benessere individuale e collettivo”.
Le 4 dimensioni della sostenibilità
Il Ministro ha sottolineato l’importanza della promozione delle infrastrutture sostenibili rimarcando le quattro dimensioni prioritarie che le identificano:
1. la sostenibilità economica, intesa come la capacità del settore pubblico di realizzare opere con un livello di efficienza finanziaria elevata;
2. la sostenibilità sociale, che passa principalmente dalla capacità di costruire un dialogo strutturato con le comunità locali e i territori al fine di massimizzare gli impatti sociali, anche in termini di rispetto dei diritti umani e del lavoro;
3. la sostenibilità ambientale, per realizzare opere che possano rispondere alle sfide climatiche sia in termini di mitigazione sia di adattamento, con grande attenzione all'uso efficiente delle risorse in un'ottica di economia circolare;
4. la sostenibilità istituzionale e di governance, come risultato di un processo di programmazione coerente con i piani strategici del Paese, con processi decisionali trasparenti e per i quali è prevista la responsabilità dei soggetti coinvolti.
A partire dai crononoprogrammi già comunicati al MIMS, che verranno prossimamente pubblicati sul sito del Ministero, i commissari comunicheranno trimestralmente gli aggiornamenti sullo stato delle attività, articolate nelle principali fasi: Progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE), Progetto definitivo (PD), Progetto esecutivo (PE), Consegna lavori (CL).