Si sblocca una questione delicata per le stazioni appaltanti impegnate nella realizzazione delle opere pubbliche. Riguarda il fondo per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione per il secondo semestre 2021. Scopriamo di più.
Il Tar del Lazio ha confermato la legittimità del Decreto direttoriale del 4 aprile 2022, relativo alle richieste di accesso al Fondo. Si trattava del Decreto direttoriale pubblicato in G.U.R.I - Serie Generale n. 110 del 12 maggio 2022, recante “Rilevazione delle variazioni percentuali, in aumento o in diminuzione, superiori all'8 per cento, verificatesi nel secondo semestre dell'anno 2021, dei singoli prezzi dei materiali da costruzione più significativi”.
In considerazione della sentenza favorevole, verrà ripreso immediatamente l’iter per l’erogazione del Fondo per l’adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione più significativi, sospeso su parere dell’Avvocatura di Stato, in favore delle restanti 336 stazioni appaltanti, che hanno presentato regolare istanza di accesso al fondo relativamente al secondo semestre dell'anno 2021.
La sentenza del Tar del Lazio
Nel dettaglio, il Tar ha ritenuto che: “…l’attività istruttoria condotta dal ministero a conclusione del vaglio della documentazione versata in giudizio appare completa e rispettosa di una metodologia idonea ad offrire ampie garanzie di attendibilità. Le criticità rappresentate dalla ricorrente nella fase procedimentale sono state adeguatamente considerate e hanno, come visto, condotto allo svolgimento di una fase istruttoria supplementare, che nel condurre ad ulteriori affinamenti, ha dato comunque conferma della complessiva robustezza dell’impianto metodologico. In definitiva l’attività condotta dal ministero, in un contesto connotato da marcata fluttuazione dei prezzi, appare essersi inserita in un iter affinato e idoneo ad offrire garanzie di attendibilità e a contenere le criticità connaturate alla situazione congiunturale”.