È’ stata ultimata la struttura esterna della nuova sede della China Central Television (CCTV), di Pechino.
La singolare struttura tridimensionale, nata dalla matita dell’olandese Rem Koolhaas e del progettista di origine tedesca Ole Scheeren dell’Office for Metropolitan Architecture (OMA), è ora ben visibile nello skyline della città cinese.
L’edificio, destinato a diventare una delle più notevoli architetture del XXI secolo, costituirà il cuore del nuovo Central Business District della capitale cinese.
Nelle scorse settimane sono stati installati gli ultimi pannelli della facciata vetrata, mentre, lavori, avviati a settembre del 2004, saranno definitivamente ultimati entro la fine del 2009.
Il progetto, vincitore nel dicembre del 2002 del concorso internazionale bandito dalla Beijing International Tendering Co. e aggiudicatario dell’appalto in collaborazione con l’ECADI (East China Architecture & Design Institute) di Shangai e Cecil Balmond col suo gruppo di lavoro alla Ove Arup & Partners per la parte di ingegneria strutturale e meccanica, prevede la realizzazione della nuova sede della CCTV, del Television Cultural Center (TVCC) e del Media Park.
“Ora visibile nel paesaggio urbano – commenta Ole Scheeren – l’edificio arricchisce lo skyline con una nuova figura tridimensionale che appare a volte imponente a volte di modeste dimensioni, offrendo da ogni angolazione una prospettiva sempre diversa”.
Definito dai progettisti dello studio OMA una “costellazione iconografica di due grattacieli che occupano in maniera attiva lo spazio urbano” e aggiungono “Prende forma una nuova icona…non la prevedibile torre bidimensionale che spicca il volo verso lo skyline, bensì un’architettura tridimensionale, una sorta di calotta che abbraccia simbolicamente l’intera cittadinanza”.
Il progetto prende forma dalla combinazione di due volumi, all’interno dei quali si troveranno, rispettivamente, le sedi della China Central Television e del Television Cultural Center.
Ciascuno di essi si sviluppa a partire da una piattaforma comune in parte sotterranea per poi rincontrarsi ad un livello più alto creando un attico a sbalzo.
Particolare è la forma dell’edificio – due enormi L capovolte appoggiate l’una sull’altra ed avvolte in una griglia compressa –studiata per conferire alla struttura capacità di resistenza in un’area ad alto rischio sismico.
La facciata esterna dell’edificio è rivestita con una rete irregolare formata da sostegni diagonali in acciaio. “L’irregolarità della rete – commenta Ole Scheeren - sembra quasi irrazionale, ma è di fatto l’espressione autentica della forza che caratterizza l’edificio”.
All’interno della sede della CCTV troveranno spazio gli uffici amministrativi, gli uffici commerciali, gli studi di registrazione ed i centri di produzione.