Le Regioni che hanno atteso il varo del decreto legge di semplificazione edilizia, il cosiddetto “Piano Casa”, sono rimaste al palo.
Dopo il primo accordo tra Stato e Regioni, sono molte le Regioni che, vista la competenza normativa in materia, si son date da fare autonomamente, senza aspettare quel decreto-legge governativo che, aldilà del grande clamore suscitato, non ha ancora trovato una propria via.
In attesa che ciò avvenga ogni Regione ha deciso di intraprendere la propria strada, inserendo paletti ben definiti, alla ricerca di un miglioramento della propria realtà territoriale, piuttosto che una cementificazione rappezzata e selvaggia.
Globalmente abbiamo visto come le attenzioni maggiori siano state riservate all’efficienza energetica, all’adeguata tutela dei centri storici ed ai vincoli paesaggistici, piuttosto che agli ampliamenti dissennati.
Le Regioni stanno dimostrando che, anche da sole, sono in grado di dare forza ed impulso ad un settore in crisi quale può essere quello dell’edilizia, facendolo con intelligenza.
Ad oggi, solamente la Toscana ha già approvato la propria legge regionale, nel corso della seduta consiliare del 5 maggio scorso.
Ora, con una semplice dichiarazione di inizio attività, in questa regione sarà possibile ampliare fino al 20% le case mono e bifamiliari, mentre nel caso di demolizioni e ricostruzioni l’ampliamento può arrivare al 35%.
La Valle d’Aosta già in precedenza aveva dato la possibilità ad alcune tipologie di strutture turistiche ricettive di ampliare la superficie fino al 40%., in deroga ai Piani regolatori dei singoli Comuni.
Sono quasi in dirittura d’arrivo anche le iniziative legislative di Sicilia, Umbria, Piemonte e Lombardia.
Per quanto concerne la Regione Emilia-Romagna, la nuova proposta di legge regionale prevede la regolamentazione di tutti quegli interventi atti a migliorare la qualità architettonica e/o energetica degli edifici.
Lo stesso criterio verrà utilizzato per disciplinare gli interventi straordinari di demolizione e ricostruzione, utilizzando criteri ben precisi di sostenibilità ambientale.
Per la presentazione delle proposte della Giunta, la Commissione “Territorio Ambiente Mobilità” intende convocare un incontro pubblico nella giornata di martedì 9 giugno, per poi procedere ad una serie di sedute utili ad approfondire i contenuti della nuova legislazione regionale, in vista del passaggio in aula consiliare, che potrebbe avvenire entro la fine di giugno.