Forte semplificazione delle procedure e certezza dei diritti per i cittadini; premio di cubatura non solo per gli edifici a destinazione residenziale, ma anche per le piccole attività artigianali e produttive; utilizzo degli interventi di demolizione-ricostruzione come freno al consumo del territorio e come strumento per il risanamento di zone pregiate dal punto di vista ambientale, in particolare per quanto riguarda il litorale; nuove possibilità di intervento per la Regione per far fronte all'emergenza abitativa.
Questi i quattro punti cardine del Piano Casa del Lazio, illustrato stasera dall'assessore Mario Di Carlo in Consiglio regionale.
"Si tratta di questioni molti rilevanti - ha spiegato Di Carlo - che affrontiamo in materia originale rispetto al punto di origine di questa legge che è l'accordo raggiunto nei mesi scorsi nella conferenza Stato-Regioni. Non si tratta soltanto di rilanciare il settore edilizio, insomma. Questa è una legge molto più ambiziosa".
"Per quanto riguarda gli interventi di demolizione-ricostruzione - ha proseguito l'assessore - mettiamo in campo un sistema di incentivi che permetta il risanamento di zone compromesse e di rafforzare la vocazione turistica del litorale".
"Vorrei puntare, però, l'attenzione sulla parte della legge destinata alla politica dell'abitare - ha concluso Di Carlo - Intanto individuiamo un nuovo strumento per reperire le zone dove costruire le case popolari.
La mancanza delle aree, non certo dei finanziamenti, è la vera questione nella nostra Regione. Nei nuovi piani regolatori, in tutti gli interventi, i costruttori dovranno cedere il 20 per cento della superficie all'amministrazione, una quota che sarà destinata a edilizia sociale. In questa maniera non avremo più interi quartieri di edilizia economica e popolare, ma una varietà di tipologie all'interno della stessa zona.
Il campo di azione della Regione, poi, si allarga anche a nuove situazioni sociali. Penso ai cittadini interessati dal processo di dismissione dei grandi patrimoni immobiliari degli enti, ai progetti di auto recupero. Infine introduciamo la formula del riscatto, oltre che quella della locazione classica: anche in questo caso si tratta di un intervento originale e innovativo.
Nell'assestamento di Bilancio inseriremo un ulteriore investimento per la casa: 150 milioni di euro in tre anni. Sommati ai 275 già stanziati, si tratta di fondi superiori a quelli messi in campo dal Governo per l'intero territorio nazionale".