Piano Casa Veneto: Il Presidente Galan presenta la Legge

Lavori pubblici di Marco Zibetti
Il Presidente Galan annuncia i contenuti della Legge di Intervento Regionale a Sostegno del Settore Edilizio per favorire l’utilizzo dell’Edilizia Sostenibile


“Si tratta di una delle più importanti e più opportune leggi fatte da questa Regione e se non avessimo avuto un’opposizione che ci ha fatto perdere più di tre mesi, avremmo contribuito un po’ prima alla ripresa economica del nostro Veneto”.

Lo ha ribadito il Governatore della Regione del Veneto, Giancarlo Galan, presentando alla stampa i contenuti della legge “Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per favorire l’utilizzo dell’edilizia sostenibile e modifiche alla legge regionale 12/7/2007, n.16, licenziata ieri dal Consiglio.

 “Comunque – ha proseguito Galan – è una legge che ancora una volta distingue il Veneto da tutte le altre regioni che sono ferme, una legge fatta anche per cambiare le periferie delle città e renderle più belle. Nessuna cementificazione, quindi, ma solo l’opportunità vera di cambiare le cose brutte che sono state fatte in tutti questi anni”.

Riferendosi poi al ruolo della minoranza, Galan ha detto di non sentirsi assolutamente di ringraziarla, perché se qualcuno pensa che con la sua opposizione alla legge abbia fatto una cosa buona, si sbaglia. “La sua azione – ha detto – è stata solo un danno, ostacolando, peggiorando, burocratizzando un testo nato e voluto soprattutto per i cittadini. Un aspetto peggiorativo – ha proseguito – è senz’altro quello del silenzio diniego, una cosa aberrante in una democrazia occidentale e che dimostra la volontà di stare contro i cittadini”.

“Oggi l’opposizione, che  può vantarsi solo di aver ritardato la legge e di averla resa meno snella,  si vanta di aver salvato i centri storici. Ma quando mai i  centri storici sono stati interessati da questa legge  , si è chiesto Galan il quale ha aggiunto che  “non sono riusciti a sconfiggere i principi di fondo che sono alla base di questo provvedimento e che ne rappresentano la forza straordinaria, restituendo un po’ di libertà ai cittadini”.

Riferendosi poi alla valenza economica della legge, il Governatore ha ribadito che questo interessa circa 100 mila addetti della filiera, qualcuno dei quali, molto probabilmente, si è perso in questi tre mesi persi in Consiglio.

Nel concludere Galan ha detto che questo non è il primo provvedimento a favore della casa, ricordando Veneto Casa del 2008, finalizzato a calmierare il prezzo degli alloggi e sempre nel 2009, quello per la vendita dell’intero patrimonio dell’ATER, che consentirà a 40 mila cittadini di diventare proprietari e nel contempo di costruire nuove case.

“E’ qualcosa di straordinario, che nessun’altra regione, ma nemmeno lo Stato, può vantare”. Da parte sua l’Assessore all’Urbanistica e Politiche per il Territorio,Renzo Marangon, ha detto che si tratta di un provvedimento importante, anche perché consente ai cittadini, con la semplificazione delle procedure burocratiche, di intervenire da subito sulle prime case.

 “Speriamo – ha sottolineato – che anche gli istituti di credito mettano a disposizione delle famiglie un provvista finanziaria e agevolazioni normative e procedurali tali da consentire a tutti quelli che vogliono intervenire sulla propria abitazione, di poterlo fare”.

Tiziano Zigiotto, Presidente della II Commissione Consiliare, ha posto l’accento sul meccanismo che ha consentito di conciliare il rilancio dell’economia con la riqualificazione del paesaggio: quello del premio di costruzione per chi costruisce con tecniche di bioedilizia.

Si ricorda che il progetto di legge riguarda, in particolare, gli interventi di rinnovamento del patrimonio edilizio esistente, mediante la demolizione e la ricostruzione, che sono ammessi con aumenti volumetrici fino al 40%, sia per il residenziale che per il produttivo in zona propria, solo se realizzati con le tecniche costruttive di bioedilizia

Il 40% può inoltre essere elevato fino al 50% qualora gli interventi siano oggetto di  un piano attuativo; inoltre viene chiarito il concetto di ristrutturazione edilizia che ha creato alcuni problemi applicativi nel territorio regionale ed infine, sempre oggetto di accordo, l’articolo che assegna ai comuni la competenza a decidere sulla applicazione della legge in questione. In tal senso i comuni avranno fino al 30 ottobre per deliberare se e con quali limiti applicare la normativa.

Nell’ipotesi in cui il termine decorra senza un provvedimento comunale espresso, la Giunta regionale, attraverso la nomina di un commissario, potrà far convocare il Consiglio comunale perché prenda le sue decisioni.

Nel silenzio del comune, la legge troverà comunque applicazione per tutte le zone del territorio, ma solo per la prima casa e con esclusione dei centri storici, degli edifici vincolati o soggetti a specifiche forme di tutela e per quelli che ricadono in aree di inedificabilità assoluta o in aree ad alta pericolosità idraulica.

La legge veneta prevede, inoltre, la possibilità di ampliare del 20%, rispetto all’esistente, gli edifici residenziali e ad uso diverso, consentendo di realizzare tale ampliamento in aderenza oppure utilizzando un corpo edilizio contiguo già esistente.

In determinate ipotesi è inoltre  ammessa la realizzazione di un corpo edilizio separato, che comunque va considerato accessorio e pertinenziale rispetto al fabbricato principale.

Nel progetto di legge veneto assume particolare rilievo anche l’articolo dedicato ai titoli edilizi: per dare il via ai lavori non servirà più il permesso di costruire ma sarà sufficiente  la DIA corredata da una specifica documentazione e per presentare le richieste ci sono 24 mesi di tempo da quando la legge entrerà in vigore.

Da segnalare, infine, che gli interventi potranno essere realizzati anche in deroga ai piani regolatori e nel rispetto delle norme statali in materia di distanze e per quanto riguarda gli oneri i è prevista la riduzione del 60% solo per le prime case.    




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